Genova. Si terrà domani mattina il nuovo interrogatorio in carcere per Karim e Shahad el Kunani, i due fratelli iraniani arrestati il 31 dicembre all’aeroporto Colombo mentre tentavano di imbarcarsi per Londra con documenti falsi e immagini di propaganda dell’Isis nel telefonino.
La coppia è sospettata di terrorismo per alcune foto trovate nello smartphone e perché i due hanno reso un racconto poco credibile sulle modalità con le quali sono arrivati a Genova. I due, che prima si sono detti siriani e poi iraniani, davanti al gip che ha convalidato l’arresto si sono difesi dicendo di essere profughi fuggiti dall’Iran per convertirsi al cattolicesimo. Nei giorni scorsi attraverso i propri legali hanno presentato domanda al tribunale del Riesame di essere rimessi in libertà.
La stessa istanza è stata presentata dagli avvocati Rinaldo Romanelli e Agostino Zurzolo che difendono i tre cittadini libici fermati all’inizio dell’anno allo sbarco da una nave proveniente da Tunisi con l’accusa di riciclaggio di auto perché viaggiavano a bordo di tre auto sprovviste delle dovute documentazioni e anch’essi sospettati terrorismo perché negli smartphone custodivano sentenze libiche del 2005 riferite a terroristi dell’Isis e immagini del Califfato.
Davanti al giudice che ha convalidato l’arresto i tre hanno detto che i video servivano per dimostrare ai connazionali residenti in Europa “quanto è brutto l’Isis”.
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