Genova. Il sostituto procuratore Stefano Puppo ha chiesto condanne comprese tra 8 mesi di reclusione e un anno e 6 mesi per 15 antagonisti accusati a vario titolo di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale durante lo sgombero dello spazio sociale occupato in via dei Giustiniani. L’immobile, di proprietà del Demanio, fu sgomberato all’alba del 7 agosto 2012.
Durante le operazioni, alcuni manifestanti, tenuti a distanza dallo stabile da un cordone di agenti in tenuta antisommossa, avrebbero reagito con insulti e lancio di oggetti a una carica di alleggerimento da parte del reparto mobile che aveva portato al ferimento di una giovane colpita da una manganellata in testa. Secondo gli avvocati difensori, che nelle conclusioni hanno ricordato le dichiarazioni in aula dell’allora funzionario responsabile dell’ordine pubblico (oggi capo della Digos genovese) Francesco Borré la carica non è stata ordinata come prevede la circolare ministeriale in tema di ordine pubblico ma fu una decisione autonoma di alcuni agenti del reparto mobile. la reazione degli antagonisti sarebbe quindi la risposta legittima ad un atto arbitrario.
In aula alcuni degli imputati presenti hanno anche letto un comunicato politico. I giovani sono difesi dagli avvocati Emanuele Tambuscio, Laura Tartarini, Alessandro Gorla e Davide Paltrinieri. La sentenza è stata rinviata al prossimo 5 febbraio.