Genova

Piaggio Aerospace, Caminito (Fiom): “1200 lavoratori chiedono chiarezza e certezze”

cronaca

Genova. “Le preoccupazioni dell’Assessore Rixi sullo stato di salute di Piaggio Aerospace riportate quest’oggi sulla stampa, non possono non avere un seguito: 1200 lavoratori di Piaggio chiedono chiarezza e certezza nel futuro”. Lo dice Antonio Caminito, Fiom Cgil.

“Sono mesi che chiediamo sia illustrata la reale situazione in cui si trova l’azienda sul piano finanziario e produttivo; alle nostre domande su quali e quanti ordinativi, a chi, con quali contratti, quanti sono stati firmati, mai una risposta chiara; gli stessi budget preventivi approvati negli ultimi tre anni hanno subito sistematicamente una variazione, in negativo. Non è chiaro quale accordo e con quali contenuti sia ora vigente con le banche; l’unico accordo conosciuto è una convenzione di risanamento firmata e depositata presso un notaio di Milano, con contenuti diversi da quelli sottoscritti dall’azienda, dal Governo e dal sindacato in data 10 giugno 2014”, prosegue il sindacalista.

Per queste ragioni il sindacato aveva chiesto l’immediata convocazione da parte del Governo di un incontro di verifica, l’incontro che si è svolto il 3 giugno del 2015 e si è concluso con un verbale che obbligava l’azienda a fornire gli aggiornamenti documentali richiesti dalle banche, per avviare un operazione di trasparenza.

“Naturalmente l’azienda non ha fornito nulla e a fine agosto ha approvato il bilancio 2014 con 112 milioni di perdite a fronte di 170 milioni di ricavi e un indebitamento di 423 milioni. L’azienda, o qualcuno che era presente in Consiglio di Amministrazione, ha comunicato questi dati alla stampa – spiega ancora Caminito – Immediatamente abbiamo richiesto un ulteriore incontro che si è tenuto ben un mese dopo e dove abbiamo appreso che i conti dell’azienda vanno tenuti sotto stretto esame e l’azienda ci ha comunicato che lo stesso Integrativo Aziendale in discussione dovrebbe essere a costo zero per non influenzare in negativo conti già al limite”.

Nel mese di novembre, preoccupati della situazione finanziaria e applicando la regola prima dell’economia “che nessuna azienda al mondo vive se non vende i propri prodotti”, il sindacato ha richiesto un ulteriore incontro applicando il suggerimento del Ministero dello Sviluppo Economico che chiedeva all’azienda maggiore trasparenza e una verifica dettagliata del Piano Industriale.

“L’incontro si è tenuto ma con esiti negativi, malgrado la nostra denuncia e il riconoscimento da parte dell’Amministratore Delegato che occorreva più trasparenza nelle operazioni aziendali, nulla è avvenuto per farci cambiare opinione. Per queste ragioni siamo in attesa di un incontro da noi richiesto presso il Ministero dello Sviluppo Economico, perchè l’azienda ci dica esattamente cosa si devono aspettare i lavoratori. Se è vero che esiste un interesse di Finmeccanica e su cosa. Cosa è stato promesso all’Azionista? In quali tempi? Con quale gruppo dirigente? E da oggi smentisca con dati certi e verificabili le affermazioni dell’Assessore: i lavoratori non possono leggere che l’Azienda è praticamente fallita, senza che questa affermazione non abbia almeno una smentita. La Piaggio ha degli obblighi determinati dall’accordo Ministeriale, malgrado ciò consegnerà le aree di Genova collocate in ambito demaniale all’Autorità Portuale, questa è per noi una violazione degli accordi. La Piaggio deve uscire dalle nebbie in cui qualcuno ha volutamente collocato l’azienda in questo periodo, troppi consulenti inutili, troppe entrate e uscite che hanno lasciato molti dubbi, accrescendo i timori dei lavoratori sulle prospettive dell’azienda. Naturalmente per noi non è solo l’Azienda a dover dare delle spiegazioni”, conclude il sindacalista.

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