Recco. Ancora resta da chiarire il movente del tragico omicidio avvenuto nel pomeriggio di ieri a Recco, ma nel frattempo è diventata più chiara la dinamica di quanto accaduto. Luca Gervino, il 27enne che viveva con sua mamma in via Revello, prima è andato a correre, poi è tornato a casa e ha ucciso la donna e il cane, che abbaiava spaventato. A quel punto ha preso un coltello, si è colpito il ventre tre volte e ha chiamato i carabinieri.
Il 27enne, ex milite della Croce Verde appassionato di boxe, affetto da disagio psichico, l’ha detto subito ai carabinieri: “l’ho ammazzata io”, ma non ha potuto o voluto dire perché né come l’abbia uccisa. Dopo aver confessato, infatti, si è chiuso nel silenzio.
Un’amica l’aveva visto correre in mattinata, come faceva ogni giorno, quanto andava ad allenarsi sul lungomare. Lei si è fermata a salutarlo e più tardi ha detto ai carabinieri: “era sconvolto”. Luca ha finito il suo footing poi è tornato a casa e nel pomeriggio, verso le 17, in quell’appartamento si è consumata la tragedia. I vicini sostengono di non aver sentito nulla, non un grido, non una litigata. Tutto si sarebbe svolto nel silenzio.
Non c’è ancora una ricostruzione precisa: a un certo punto Luca ha chiamato il 112 e ha detto di essere stato accoltellato all’addome. Sul posto si è subito recata la pattuglia, seguita dall’ambulanza, che ha trovato il ragazzo ferito e lì vicino il coltello. I carabinieri hanno quindi effettuato un sopralluogo e nella camera
della madre hanno notato un lembo di vestaglia spuntare da sotto il letto e, vicino, un cagnolino che guaiva.
Così è stato trovato il cadavere di Patrizia Alvigini e un secondo cagnolino, morto. Luca viene è stato trasportato all’ospedale San Martino e durante la corsa in ospedale ha confessato ancora una volta l’omicidio. Le ferite gli sono state suturare e ed è stato dichiarato in stato di arresto per omicidio volontario. Rimarrà in uno speciale reparto del pronto soccorso, piantonato, fino a quando non potrà essere dimesso.
Patrizia Alvigini potrebbe dunque esser stata strangolata, ma sarà l’autopsia a stabilire le cause del decesso. Mentre i carabinieri effettuavano i rilievi nell’appartamento è arrivato il padre di Luca, Edoardo, un impiegato che lavora fuori Recco. Ai carabinieri ha detto che nulla, mai, avrebbe potuto far presagire quella tragedia.