Preoccupazione

Nodo ferroviario di Genova, i sindacati: “Opera prioritaria, i lavori devono proseguire”

esplosione cantiere nodo ferroviario
Foto d'archivio

Genova. A circa tre anni dall’avvio dei lavori del Nodo Ferroviario, l’intervento infrastrutturale della rete ferroviaria cittadina, i sindacati sottolineano l’ennesima difficoltà nella garanzia dell’avanzamento dei lavori.

“L’opera rappresenta una priorità per la città di Genova necessaria a riqualificare e potenziare il trasporto su ferro ed utile ad occupare manodopera locale. Il problema è oggi il pagamento degli stati di avanzamento lavori da parte di Rfi al consorzio Fergen e l’assenza di aree di discarica nel nostro territorio per il materiale derivante dagli scavi: mancanza che rischia di pregiudicare l’avanzamento dei lavori e motivo per quale il Consorzio che si è aggiudicato l’appalto è costretto a destinare tale materiale in discariche fuori Regione, con costi ovviamente maggiori mettendo a rischio tanti posti di lavoro”, si legge in una nota di Fillea, Filca e Feneal.

“E’ bene ricordare che devono ancora essere smaltiti circa 400 mila metri cubi di smarino e, ad oggi, non si hanno garanzie su dove tale materiale potrà essere depositato nei prossimi mesi (ovviamente in modo compatibile con l’ambiente). Non vorremmo essere di fronte all’ennesima opera incompiuta sul nostro territorio e, alla luce di quanto sopra, a breve sarà effettuata l’assemblea con i lavoratori per condividere un percorso che salvaguardi l’avanzamento dell’opera e quindi l’occupazione. A tal fine Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil e i lavoratori del consorzio nei prossimi giorni si recheranno in Regione per chiederne il sostegno e l’apertura di un tavolo che veda la presenza delle organizzazioni sindacali, del Consorzio Fergen e di Rfi”, termina la nota.

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