Politica

“La ‘presa’ della Città metropolitana da parte di Tursi”: la Rsu contesta la nomina di Risso

palazzo tursi comune genova

Genova. “Con una comunicazione di due righe, l’amministrazione della Città metropolitana di Genova ha informato ieri la Rsu di aver chiesto al Comune di Genova, dall’1 febbraio, il ‘comando’ di Ornella Risso, direttore della Direzione ambiente e igiene di Palazzo Tursi, per assegnarle la responsabilità della Direzione ambiente dell’ente di area vasta, fino ad oggi ricoperta da un direttore che ha gli stessi titoli professionali della dirigente che lo sostituirà”. Questo si legge in una nota della Rsu, che apprende la notizia con assoluta contrarietà.

“Il ‘comando’ comporta un aggravio di spesa sul bilancio già scarnificato dell’ente, considerato che il costo-azienda di un direttore (in Città metropolitana ce ne sono già 4) è di circa 150.000 euro, pari al costo medio di 5 dipendenti. La scelta di destinare 150.000 euro allo stipendio di un quinto direttore è inaccettabile quando ai dipendenti vengono chiesti continui sacrifici economici e organizzativi, uno per tutti la riduzione del valore e del numero dei buoni pasto, passati da 3 o 4 a settimana del valore di 7 euro, a 2 soli a settimana del valore di 5,29 euro, con un risparmio annuale per l’amministrazione di circa 320.000 euro, di cui metà ora mangiati dallo stipendio del nuovo direttore, per non parlare degli effetti nefasti della scarsità di bilancio sulla manutenzione di scuole e strade. Inoltre, si preferisce una soluzione esterna, onerosa, ad una interna (attualmente in essere) a parità di professionalità – prosegue la nota – Non si risolve ma al contrario si aggrava e si rende ingestibile l’attuale organizzazione dell’ente, considerando anche la progressiva perdita di capacità professionali con il continuo esodo di personale qualificato (decine di funzionari di età relativamente giovane) verso enti come Agenzia della Dogane, Tribunale e Corte dei Conti”.

Per la Rsu: “La scelta dell’amministrazione, calata in un momento di delicati rapporti tra la Città Metropolitana, il Comune di Genova e aziende partecipate dallo stesso Comune appare davvero poco opportuna e rischiosa: si profila infatti, se non un vero e proprio ‘takeover’, una presa e sostituzione della Città metropolitana da parte del Comune, quanto meno una confusa sovrapposizione fra i due enti, fatto preoccupante e che deve essere evitato, perché i due enti sono e devono restare distinti per le diverse funzioni che svolgono, e che talvolta li pongono anche, nella normale dinamica dei rapporti istituzionali, in rapporti di sano conflitto istituzionale. La solerzia con cui l’amministrazione ha proceduto alla nomina stride fortemente con la continua dilazione dell’urgente riorganizzazione della struttura dell’ente che si protrae dal luglio 2015. Solo 6 mesi fa era stata rifatta la ‘macrosrtruttura’, ora questa nomina rimescola di nuovo le carte della macrostruttura, lasciando ancora una volta in sospeso la ‘microstruttura’ attesa dai dipendenti”, termina la Rsu, che chiede all’amministrazione di revocare la propria decisione.

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