Genova. “Prendo atto del fatto che si sia portato a casa un piccolo risultato ma un piano per il rilancio dell’acciaio non può essere semestrale e certamente l’emendamento approvato oggi in commissione è peggiorativo rispetto a quanto avevamo concordato con il governo a dicembre che prevedeva la salvaguardia del reddito per due anni con un fondo da 10 milioni”. E’ cauto il commento dell’assessore regionale allo Sviluppo Economico Edoardo Rixi alla notizia dell’approvazione da parte delle commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera dell’emendamento presentato dal deputato del Pd Lorenzo Basso che prevede l’integrazione del reddito per i lavoratori Ilva di Cornigliano dal 60% al 70% (con possibilità di arrivare all’80% grazie ai lavori socialmente utili) sono fino al 30 settembre di quest’anno.
“Si tratta di un piccolo passo ma mi riservo di esprimere un giudizio più completo quando il decreto arriverà all’approvazione definitiva. Come Regione ribadiamo che siamo disponibili a mettere 10 milioni della società di Cornigliano ma è il Governo che deve autorizzare l’operazione per la copertura”.
Quello che manca, secondo l’assessore allo Sviluppo economico, è una visione chiara rispetto al futuro: “Ancora una volta il Governo non sembra avere chiara la strada da intraprendere rispetto allo stabilimento di Cornigliano che per quanto mi riguarda può anche essere scorporato da Taranto se questo garantisce la continuità produttiva ma perché ciò avvenga servono investimenti. E non si possono lasciare 1628 lavoratori nell’incertezza rispetto al futuro”.