Genova. I consiglieri regionali della terza commissione che questa mattina in seduta straordinaria si sta occupando della vicenda Ilva oggi pomeriggio parteciperanno a un’analoga commissione comunale monotematica che si terrà a palazzo Tursi a partire dalle 14.30.
Intanto fuori dalla sede di via Fieschi si è svolto un presidio a cui ha partecipato un centinaio di lavoratori, che verrà replicato questo pomeriggio in via Garibaldi, e che rappresenta il primo passaggio per i lavoratori in vista dello sciopero di lunedì con un grande corteo che attraverserà la città fino alla prefettura.
“La Regione la sua parte l’aveva fatta – spiega Armando Palombo, rsu Fiom Cgil – in quanto aveva presentato due emendamenti che dovevano essere inseriti nella legge di Stabilità che poi all’ultimo momento non sono stati accolti. Ora c’è da recuperare il tempo perso. C’è un emendamento presentato dal deputato Lorenzo Basso di cui non conosciamo il contenuto né sappiamo se sarà inserito nel decreto Ilva. L’unico dato certo è che dal 1° gennaio noi percepiamo non più il 70% del reddito bensì il 60%. Nel frattempo il Collegio di vigilanza che si era riunito all’inizio di novembre dove riunirsi di nuovo. Così non è stato. Per questo lunedì andremo dal prefetto a chiederglielo in massa”.
Intanto cresce anche la preoccupazione per il futuro del gruppo che in base al decreto del Governo sarà venduto ai privati entro giugno: “Ancora non ci è stato spiegato come il Governo, che non è proprietario dell’Ilva, possa venderla estromettendo i Riva che, nonostante il commissariamento, restano i proprietari delle azioni”, dicono i lavoratori.