Secondo addio

Ilva, dopo il direttore generale Rosini se ne va anche anche il direttore commerciale

Manganaro (Fiom): "La nave affonda e i comandanti abbandonano perché Governo vuol solo vendere e non rilanciare"

cronaca

Genova. Sembra quasi un’emorragia quella che sta colpendo i vertici dell’Ilva. a pochi giorni dall’addio consensuale del direttore del gruppo Massimo Rosini oggi si è dimesso Maurizio Munari, direttore commerciale dell’Ilva. Munari, arrivato a ottobre dalla Fiat, aveva il compito di rilanciare l’azienda soprattutto nel settore auto.

In entrambi i casi appare evidente che i manager, chiamati dai commissari per il rilancio del gruppo, hanno visto il loro lavoro improvvisamente svuotato di senso quando da un giorno all’altro, dopo il blocco del miliardo e duecento milioni dei Riva dalle autorità svizzere, il governo Renzi ha annunciato e poi deliberato la vendita entro giugno.

“E’ un bruttissimo segnale – commenta il segretario della Fiom genovese Bruno Manganaro – perché è evidente che la nave sta affondando e i comandanti abbandonano. E così al di là dei comunicati stampa aziendali tutti capiscono, dagli operai ai capi, da Genova a Taranto e a Novi, che l’unico obiettivo del governo è la vendita”.

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