Brividi sugli intercity

“Gelicidio” sui treni: Assoutenti e pendolari chiedono risarcimenti

"Sui treni coperti come per l'ascesa all'Everest"

treni

Genova. “Se a luglio, insieme ad Assoutenti, denunciammo il caldicidio e le carrozze degli IC a 40 gradi (per questi disagi a novembre ricevemmo il 30% di sconto sull’abbonamento grazie alla decisione dell’Assessore ai Trasporti della Regione Liguria Gianni Berrino), oggi ci troviamo a lanciare una nuova campagna: gelicidio 2016”. Lo dicono i pendolari della linea Genova-Milano.

Fino al momento, grazie al meteo che ha scongiurato nevicate e gelate lungo la linea, i treni non hanno accusato problematiche di circolazione per il freddo, ma i disagi sono incominciati. “Stamane, per esempio, abbiamo utilizzato termometri professionali e abbiamo misurato la temperatura in varie carrozze dell’IC 652 La Spezia- Genova-Milano – proseguono i pendolari – Se all’atto della partenza da Genova Brignole la temperatura in uno scompartimento della carrozza 8 era di 14 gradi e quella in uno scompartimento della carrozza 5 era di 13 gradi (temperature comunque inadatte al viaggio), dopo pochi chilometri, all’altezza di Ronco in presenza di temperature esterne di -2 gradi, il termostato impazzito ha virato il getto dell’aria sul freddo e le temperature sono precipitate nel primo caso a 4,5 gradi (frigorifero) e nel secondo a 3,8 gradi”.

Gli abbonati sono stanchi. “Non si può affrontare il viaggio sugli IC del primo mattino con abbigliamento da ascesa all’Everest, ovvero: termica, maglioni di lana, pile, coperte, berretti, sciarpe, guanti. Gli abbonati si sono stufi di ammalarsi grazie ai viaggi in treno, dai banali raffreddori a più impegnative faringiti fino a bronchiti.
Gli abbonati non sono tonni morti da trasportare in carri refrigerati ma esseri umani vivi ai quali si devono garantire 20 gradi in carrozza. Non torniamo per l’ennesima volta sulla causa di tutto ciò, ovvero sulla inadeguatezza del materiale giunto ad una età da rottamazione e non torniamo nemmeno ad indicare le responsabilità che sono evidentemente di chi commissiona e paga (pochissimo) il servizio universale svolto dagli IC, ovvero il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti”, spiegano ancora.

La campagna prende avvio oggi e ha nell’immediato questo obiettivo: “Trenitalia (per quanto può) deve monitorare costantemente la temperatura all’interno degli scompartimenti degli IC assicurandosi che gli impianti emettano solo aria calda e non aria fredda. Trenitalia, sull’esempio di quanto avvenuto a luglio, deve organizzare squadre di assistenza ai viaggiatori nelle principali stazioni offrendo a chi scende dagli IC bevande calde e a chi sale coperte – concludono i pendolari – Denunceremo in tutte le sedi questa situazione allucinante e anche questa volta chiederemo adeguati risarcimenti”.

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