Serie a e b

Evasione e fatture false, terremoto nel calcio: indagati anche Garrone e Preziosi [AGG]

Perquisizioni e sequestri: coinvolti 64 tra giocatori, dirigenti e procuratori

Enrico Preziosi - Edoardo Garrone
Foto d'archivio

Genova. Sono ben 64 i decreti di perquisizione e sequestro eseguiti in queste ore dalla Guardia di Finanza nei confronti di altrettante persone: tra loro massimi dirigenti, calciatori e procuratori di squadre di calcio di serie A e B. L’inchiesta, condotta dalla Procura di Napoli, ipotizza un reato di evasione fiscale e false fatturazioni e ha portato a sequestri di beni per circa 12 milioni di euro.

I dirigenti per i quali è stato notificato il provvedimento di sequestro sono Antonio e Luca Percassi, Claudio Garzelli, Giorgio Perinetti, Luigi Corioni, Gianluca Nani, Sergio Gasparin, Pietro Lomonaco, Igor Campedelli, Maurizio Zamparini, Rino Foschi, Daniele Sebastiani, Andrea Della Valle, Pantaleo Corvino, Alessandro Zarbano, Enrico Preziosi, Luciano Cafaro, Jean Claude Blanc, Alessio Secco, Claudio Lotito, Marco Moschini, Renato Cipollini, Aldo Spinelli, Adriano Galliani, Aurelio De Laurentiis, Tommaso Ghirardi, Pietro Leonardi, Pasquale Foti, Edoardo Garrone, Umberto Marino, Massimo Mezzaroma, Roberto Zanzi, Giovanni Lombardi Stronati*, Francesco Zadotti, Sergio Cassingena, Massimo Masolo e Dario Cassingena.

*per Giovanni Lombardi Stronati il procedimento si è concluso nel 2018 con un provvedimento di archiviazione pronunciato dal giudice per le indagini preliminari che ha affermato l’estraneità ai fatti del medesimo.

Secondo l’accusa i procuratori dei calciatori provvedevano a fatturare in maniera fittizia alle sole società calcistiche le loro prestazioni, simulando che l’opera di intermediazione fosse resa nell’interesse esclusivo dei club, mentre di fatto venivano tutelati gli interessi degli atleti assistiti dagli agenti medesimi. Le società, da parte loro avrebbero approfittato dell’indebito vantaggio di potersi completamente dedurre dal reddito imponibile queste spese, beneficiando della detrazione dell’imposta sul valore aggiunto relativa alla pseudo prestazione ricevuta in esclusiva. In questo modo, secondo la Procura, veniva consentito ai calciatori di non dichiarare quello che sostanzialmente era un benefit riconosciuto agli stessi dalla società calcistica che si accollava, a vantaggio dell’atleta, anche la spesa per l’intermediazione.

Questo invece l’elenco completo dei calciatori coinvolti: Gustavo German Denis, Juan Fernando Quintero, Adrian Mutu, Ciro Immobile, Matteo Paro, Hernan Crespo, Pasquale Foggia, Antonio Nocerino, Marek Jankulovski, Cristian Gabriel Chavez, Ignacio David Fideleff, Ivan Ezequiel Lavezzi, Gabriel Paletta, Emanuele Calaiò, Cristian Molinaro, Rios Pabon, Diego Alberto Milito.

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