Genova. L’inchiesta bis sul crollo della torre piloti, avvenuta il 7 maggio 2013 e costata la vita a nove persone, ha i primi indagati. Si tratta di due ingegneri progettisti che nei giorni scorsi hanno ricevuto l’avviso di garanzia dal sostituto procuratore Walter Cotugno. L’accusa nei loro confronti è di omicidio colposo plurimo. L’iscrizione nel registro degli indagati di uno dei progettisti e’ stata anticipata da Repubblica.
Secondo il pm, dai primi risultati della perizia in corso la progettazione e collocazione della struttura avrebbero contribuito a causare il crollo e, dunque, la morte di quanti lavoravano li’ quelle notte.
Era stata la mamma di Giuseppe Tusa, una delle vittime del disastro, a chiedere al pm di indagare anche sulla struttura, sul suo posizionamento e sulle eventuali responsabilità di chi autorizzo’ la costruzione. Il pm aveva chiesto l’archiviazione ma il gip Alessia Solombrino aveva respinto dando altri otto mesi di tempo per approfondire le indagini.
A dicembre, il magistrato aveva incaricato un pool di super periti per una nuova consulenza: erano stati nominati l’attuale comandante del Centro interforze studi per le applicazioni militari della Marina
Militare a Pisa e già consulente della prima inchiesta sulla manovra della Jolly Nero amm. Claudio Boccalatte, il docente di Costruzioni marittime presso l’universita’ di ingegneria di Genova Giovanni Besio e l’ingegnere spagnolo Carlos Sanchidrian.