Genova. Il 25 gennaio 2014 vennero aggrediti e massacrati a colpi di spranga. A quasi due anni da quei terribili eventi, Jonas Kolomon e sua moglie Susanna, clochard slovacchi, hanno trovato casa. Andranno a vivere a Quinto, in una casa affittata grazie alla generosità di una benefattrice.
Per l’uomo è arrivato anche un lavoro saltuario. E’ il lieto fine di una vicenda di violenza che aveva suscitato scalpore, maturata nel mondo dei senza tetto. Con la coppia quella notte a Piccapietra dormivano anche Alice e Jan: loro sono stati decisamente meno fortunati, chiedono l’elemosina a Taranto e abitano in una casa abbandonata.
Intanto i quattro picchiatori condannati con il rito abbreviato hanno fatto ricorso in Appello. Michael Kraulec, slovacco, ideatore del raid, è stato condannato a 11 anni e 2 mesi, Martin Krocka, il suo braccio destro, a 12 anni, Ahmed Dridi e Karlo Bilani a 7 anni. Il pestaggio era stato organizzato da Kraulec per vendicarsi di essere stato scacciato da un giaciglio.