Bolzaneto. “Netta condanna alla brutale aggressione, i cui responsabili devono essere individuati e perseguiti con rigore della giustizia”. Queste le prime parole del sindaco di Genova Marco Doria, che oggi in aula Rossa ha risposto per primo alle numerose interrogazioni presentate sul campo nomadi di Bolzaneto, dopo la brutale aggressione avvenuta mercoledì scorso.
“Questi fatti non vanno però attribuiti a un’intera comunità – ha proseguito il primo cittadino, che negli scorsi giorni si è recato al San Martino a trovare il pensionato picchiato e i suoi familiari – credo infatti che siano accomunabili ad altre violente aggressioni avvenute purtroppo in città, ad esempio quella sul bus, messa in atto da persone che avevano cognomi ‘genovesissimi’”.
Vari gli argomenti delle interrogazioni, a partire dalle questioni sicurezza e regolamento, portate all’attenzione del consiglio dal consigliere Cristina Lodi (Pd). Più accesi gli interventi dell’opposizione, in particolare dei consiglieri Alessio Piana (Lega Nord), Stefano Balleari (Fratelli d’Italia) e Lilli Lauro (Forza Italia), che hanno accusato l’amministrazione di “incapacità nel gestire una situazione che da anni esaspera i residenti”.
“Il problema è che le giunte di sinistra non hanno mai fatto nulla, favorendo sempre queste persone e pagando le loro utenze a discapito dei genovesi”, hanno detto in sintesi. Il consigliere del M5S, Mauro Muscarà, ha chiesto anche chiarimenti sull’eventuale ipotesi di spostamento del campo, in particolare sulle indiscrezioni che parlerebbero dell’area Babyfarma, una delle zone destinate a un cantiere della Gronda.
“Si parlava di spostare provvisoriamente il campo non nell’area Babyfarma, ma in una zona vicina. Poi sarebbe stato trasferimento nuovamente a Bolzaneto, ma questa ipotesi era difficilmente realizzabile e soprattutto dispendiosa – ha detto il vicesindaco Bernini – Stiamo quindi cercando una soluzione e un’area definitiva, che sarebbe realizzata da autostrade nell’ambito delle opere di cantierizzazione”.
Sull’argomento sono intervenuti anche l’assessore alla Sicurezza, Elena Fiorini e l’assessore alle Politiche della casa e socio sanitarie, Emanuela Fracassi. “Stiamo chiedendo finanziamenti per arrivare al superamento dei campi e siamo una delle giunte che sta affrontando il problema in maniera più seria – hanno detto – abbiamo giù chiuso diversi campi, ad esempio quello di via Adamoli, e garantito le misure di integrazione richieste dall’Europa. Non ci si può accusare di incapacità o immobilismo”.
Ma le risposte non sono bastate all’opposizione, che ha chiesto una commissione ad hoc sull’argomento.