Genova. In piazzale Kennedy, a Genova, sono arrivati in quasi trecento. Qualcuno ha portato mezzi che non sfigurerebbero in un museo, la maggioranza, invece, ha inforcato il classico vespino utilizzato come uno “sherpa” nel traffico di tutti i giorni.
In attesa che il Sindaco di Genova vari la nuova ordinanza per il blocco delle oltre 20mila vespe “euro 0” i club e le associazioni mantengono alta la visibilità sul problema tanto che, questa mattina a Genova era presente una troupe di France2 e, nei prossimi giorni ne arriverà una della TV Svizzera.
“Dopo gli articoli dei giorni scorsi anche la Francia ha voluto documentare la nostra battaglia – spiega Vittorio Vernazzano, Presidente del Vespa Club Genova – una battaglia culturale visto che la Vespa e’ nata a Genova, nel 1946 e non vorremmo che proprio a Genova la vespa possa morire”.
Adesso, quindi, si attende la stesura definitiva e questa sfilata, organizzata con qualche telefonata e il tam tam sui social network, sembra quasi una prova generale di una protesta, per ora solo annunciata.
“Speriamo non sia necessaria una manifestazione vera – sottolinea Romolo Benvenuto, Presidente di Due Ruote in Città – e che in Comune che stiano ragionando se fare o no l’ordinanza. Noi siamo, ovviamente, per non farla anche perché le moto sono una risorsa per la città. E poi Genova si può costruire un pezzo forte di immagine della città su questa vicenda – conclude Benvenuto – magari organizzando un festival e un raduno mondiale delle Vespe”