Pallanuoto

World League: un’ottima Italia vince in Croazia

Ben nove dei tredici protagonisti sono tesserati Pro Recco

Settebello

Recco. L’Italia s’è desta. Un Settebello vivace, caparbio, mai domo sbanca la piscina Gruz di Dubrovnik e batte 9-8 la Croazia, oro olimpico e argento mondiale, nel terzo turno del gruppo C di World League.

Più volte sotto di due reti (6-4, 7-5, 8-6), gli azzurri rimontano con la tripletta di Christian Presciutti (da favola il 7-8 e con una carambola il gol del vantaggio finale) e la bella rete da fuori di Gitto che regalano un successo fondamentale per la qualificazione alla superfinal.

Ai croati non sono bastate la tripletta di Sukno e la buona realizzazione in superiorità con sei reti su nove tentativi. L’Italia non batteva i croati dal luglio del 2014 ai quarti di finale degli Europei di Budapest (8-7). Da allora c’erano state solo quattro vittorie croate tutte in World League (8-7 a Torino, 14-11 a Spalato, 12-11 al Settecolli di Roma e 14-12 ai rigori alle Superfinal di Bergamo).

Appuntamento con la World League il prossimo 16 febbraio a Torino contro la Russia. Ora i campionati europei di Belgrado (10-23 gennaio) che metteranno in palio un pass olimpico.

Non capita tutti i giorni di vincere in Croazia contro i campioni olimpici e vicecampioni mondiali – spiega il ct Alessandro Campagna -. E’ una grande vittoria che farà crescere la nostra autostima in vista dei campionati europei di Belgrado il prossimo gennaio. La partita è stata un po’ strana con i croati che sono andati avanti di due reti ma senza meritare a pieno. Noi siamo stati a bravi a reagire e a non disunirci. Dobbiamo migliorare tante cose, come l’inserimento di Bodegas che deve esser perfezionato in attacco ma che in difesa ci dà già maggiore consistenza. Le percentuali con l’uomo in più ed in meno ci danno torto ma abbiamo sbagliato situazioni banali che vanno perfezionate con l’allenamento e l’intensità. La squadra ha giocato un’ottima partita dimostrando personalità. Dobbiamo avere maggiore consapevolezza di noi stessi, sapendo che lavorando con umiltà possiamo colmare i margini di miglioramento sia individualmente che collettivamente. La partita è stata intensa e dopo i primi due tempi ho detto ai ragazzi di reagire e di non lamentarsi dei colpi subiti. La nostra reazione fisica c’è stata e alla fine anche i nostri avversari hanno accusato un calo e perso di lucidità al tiro“.

La cronaca. Si parte subito veloci. I padroni di casa capitalizzano l’uomo in più (espulsione di Presciutti) e Sukno fulimina Tempesti; Di Fulvio non è da meno e insacca dalla sinistra incrociando, sul palo opposto, il pareggio (1-1). Non c’è respiro: Buric raccoglie una palla sporca al centro e con una pregevole sciarpata fa 2-1. Neanche il tempo di un amen che il giovane attacante pescarese impatta, tirando in fotocopia al primo gol, il 2-2 di metà tempo e la doppietta personale. Gli azzurri ci sono, pressano bene in difesa e ripartono col fallo gave di Petkovic. Bel giro palla e Fondelli porta al primo vantaggio il Settebello sfruttando la prima superiorità (3-2).

Gitto commette fallo grave al centro e Obradovic pareggia dal perimetro sfruttano il terzo extraplayer concesso dagli azzurri. I padroni di casa aumentano i giri, Loncar prende il rigore (fallo di Bodegas), e il nuovo vantaggio croato è su rigore di Sukno (4-3). Il Settebello è vivace e non subisce, anzi trova subito il pareggio con una bella girata di Aicardi che sfrutta l’assist giusto di Figlioli (4-4). Poi il festival delle occasioni mancate soprattutto dall’Italia con Bodegas, Presciutti, Aicardi (due volte) che non sfruttano quattro opportunità con l’uomo in più, mentre dall’altra parte Muslim va in rete per il vantaggio croato a metà tempo, insaccando la terza rete su sei tentativi in extraman ad un secondo dal termine.

Il terzo tempo si apre con Bukic che porta al doppio vantaggio i croati con un tiro dal lato corto che beffa Tempesti (6-4). Lo stesso commette terzo fallo grave e Presciutti accorcia le distanze dal lato per il meno uno azzurro (6-5). La manovra croata ora è fluida e Buric, prima prende l’espulsione, poi fa doppietta da sotto raccogliendo il tiro respinto dalla traversa del mancino Jokovic. Bodegas non sfrutta purtroppo l’ottava superiorità numerica (terzo fallo grave di Jokovic), ma poi Bini si sblocca col mancino e sigla il meno uno con l’uomo in più a trenta secondi dal termine, ravvivando le speranze tricolori con un tempo da giocare.
Petkovic commette terzo fallo grave ma l’Italia non sfrutta la decima occasione in extraman, cosa che riesce bene ai nostri avversari che vanno in gol con Sukno (tripletta), bravo a sfruttare la sesta chance con l’uomo in più (8-6).

Quando sembra tutto finito parte lo show italiano con i “cognati” Presciutti e Gitto. L’attaccante del Brescia accorcia con un tiro in galleggiamento che sorprende Pavic, mentre Gitto impatta imitandolo a metà quarto. Sull’8-8 la Croazia sbanda mentre l’Italia è lucida a girar palla e a trovare ancora con Presciutti il vantaggio grazie ad un tiro da fuori che carambola sul palo, la testa di Pavic, ed entra lemme lemme in gol.

Gli azzurri sono nel match. Figlioli spreca due volte in controfuga il doppio vantaggio tirando a lato una palomba e facendosi stoppare la seconda occasione dal portiere. La strada è segnata e neanche l’ultima superiorità croata concessa dallo spagnolo Teixido, cambia le ostilità.

Il tabellino:
Croazia – Italia 8-9
(Parziali: 2-3, 3-1, 2-2, 1-3)
Croazia: Pavic, Buric 2, Petkovic, Loncar, Jokovic, Bukic 1, Muslim 1, Buslje, Sukno 3, Pavlovic, Paskvalin, Obradovic 1, Bijač. All. Tucak.
Italia: Tempesti, Di Fulvio 2, N. Gitto 1, Figlioli, Giorgetti, A. Fondelli 1, Giacoppo, Bini 1, C. Presciutti 3, Bodegas, Aicardi 1, Baraldi, Del Lungo. All. Campagna.
Arbitri: Naumov e Teixido .
Note. Superiorità numeriche: Croazia 6 su 9 più 1 rigore segnato, Italia 3 su 10. Usciti per tre falli: Bukic, Petkovic e Jokovic. Ammonito Campagna per proteste.

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