Genova. “Il treno Genova-Milano c’è, ma è lento”. Così la capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale Raffaella Paita e il consigliere del Pd Giovanni
Lunardon commentano la presentazione del cosiddetto treno “veloce” che collega Genova a Milano, annunciato la Giovanni Toti. Ma se il treno esiste, il problema vero resta la sua presunta velocità.
“Toti – spiegano Paita e Lunardon – aveva detto che il convoglio avrebbe permesso di raggiungere il capoluogo lombardo in un’ora, mentre oggi è stato testato un treno che ci mette un’ora e mezza. Lo stesso tempo che ci voleva prima. E quindi quale sarebbe la novità?”.
I due consiglieri regionali del Pd sottolineano come, solo poche settimane fa, Toti avesse parlato, in una mail, di alta velocità, salvo poi “ammettere lo svarione e tornare indietro (visto che su quella tratta tale tecnologia ancora non esiste). Insomma vendono fumo comunicativo ma l’arrosto è piuttosto scarso e bruciacchiato. La tecnica – sottolineano Paita e Lunardon – è sempre la stessa: parlare di progetti mirabolanti per creare delle illusioni. Peccato però che la realtà sia amara e inconfutabile. Mentre parlavano del niente con il governatore lombardo Maroni ai pendolari liguri è stato regalato il nuovo orario di Trenitalia che sta mandando in tilt mezza Liguria, in particolare le Cinque Terre, il Levante, Savona e provincia, l’entroterra genovese e il Ponente. Insomma Toti e Berrino rivedano gli orari dei treni accogliendo il grido di dolore e le esigenze che arrivano dai territori”.