Liguria. “Presa definitivamente visione del nuovo orario che entrerà in vigore lunedì 14 dicembre, GenovaMilanoNewsletter, constatando che nessuna delle segnalazioni poste da anni è stata accolta, ritiene ormai inutile proseguire qualsiasi confronto con l’impresa ferroviaria, sia a livello regionale, sia a livello nazionale”. Questo è quanto dicono i pendolari, che ritengono l’orario una grande presa in giro.
“I tempi di percorrenza si dilatano ulteriormente e il cadenzamento e l’uniformazione degli orari dei Regionali Veloci Genova-Milano è completamente assente, abbandonando Genova Brignole da numerosi collegamenti diretti con Milano (a differenza di quanto comunicatoci nelle scorse settimane). Un orario raffazzonato, spurio e irricevibile – proseguono – Una presa in giro allucinante dove l’unica coppia di treni a mercato impiega tempi di percorrenza da carro trainato dai buoi. Ma chi prenderà mai una Frecciabianca che impiega 20 minuti in più di un Thello costando il 30% in più? Un orario che penalizzerà ulteriormente l’offerta ferroviaria fra Genova e Milano”.
Per i pendolari, Blablacar e qualsiasi altra iniziativa alternativa al treno rappresenterà di fatto una alternativa sostenibile all’impossibilità di raggiungere Milano in treno. In questo senso, GenovaMilanoNewsletter approfondirà la praticabilità di tutte le soluzioni alternative al treno ritenendo ormai impraticabile ogni soluzione migliorativa ad una offerta inqualificabile.
Sull’argomento interviene anche Gabriele Pisani, portavoce del M5S in Regione. “Sta per entrare in vigore il nuovo orario di Trenitalia, che vedrà lo spostamento di molti treni che interessano i pendolari. La dirigenza non ha perso occasione per dimostrare la propria completa inadeguatezza a gestire quest’azienda, oltre all’assoluta incapacità di adeguare questo servizio alle reali esigenze del territorio che serve. Un’insipienza talmente grossolana da far nascere il sospetto che si tratti di una precisa volontà. Da pendolare e da cittadino, trovo banale e persino scontato che sia il servizio di trasporto pubblico a dover andare incontro alle esigenze dell’utente, e non viceversa – scrive in una nota – Come MoVimento 5 Stelle, pretendiamo un orario diverso, costruito sulle esigenze dei pendolari e che sia realmente utile a loro e non a chi gestisce il servizio”.