Riva trigoso

Tigullio, bancarotta fraudolenta con un “buco” di 950 mila euro e 8 milioni nascosti al fisco

8 denunce per associazione a delinquere finalizzata alla commissione dei reati di bancarotta fraudolenta e appropriazione indebita

Guardia di finanza

Tigullio. La guardia di finanza di Genova ha svolto un’indagine nei confronti della società Diano Cantieri Navali di Riva Trigoso, acquisita da un gruppo di Latina e fallita nel 2011. I finanzieri hanno accertato che gli amministratori della società, con abili manovre contabili, avevano illecitamente sottratto all’impresa, che si trovava in una situazione di grave crisi finanziaria, una consistente parte del suo patrimonio, causandone il fallimento.

Il patrimonio societario sottratto indebitamente ammonta a oltre 950 mila euro, con conseguente grave danno per i creditori della società fallita. L’indagine svolta ha fatto emergere anche che l’impresa aveva nascosto al fisco circa 8 milioni di euro. A conclusione dell’indagine sono state denunciate all’autorità giudiziaria di Genova 8 persone per reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione dei reati di bancarotta fraudolenta e appropriazione indebita, oltre che per le violazioni penali alle norme in materia societaria, tributaria e della legge bancaria.

E’ stato avviato il procedimento amministrativo per garantire il pagamento dei tributi dovuti e delle sanzioni connesse alle violazioni accertate.

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