Cronaca

Sentenza Acquasola, Italia Nostra: “Non si può aggirare codice beni culturali”

Genova. Italia Nostra Genova accoglie con soddisfazione la sentenza del Tribunale del capoluogo ligure che condanna a 6 mesi di reclusione, per aver destinato un bene culturale tutelato a un uso incompatibile, i cinque imputati per la vicenda del progetto di un parcheggio interrato nel parco storico cittadino dell’Acquasola.

“Senza avere nulla di personale contro le cinque persone condannate – afferma Giuseppe Fornari, vicepresidente della sezione genovese dell’associazione – ci rallegriamo per la sentenza, che ribadisce un principio difeso da Italia Nostra fin dalla sua nascita: nessun atto amministrativo, sia esso di un Comune o di una Soprintendenza, può aggirare, superare e violare il ‘Codice dei beni culturali e ambientali’. Un parco storico non può essere utilizzato per usi impropri”.

“La fattispecie per cui gli imputati sono stati condannati – precisa l’avv. Vincenzo Lagomarsino, che ha agito nella causa per conto di Italia Nostra Genova – è la destinazione incompatibile di un bene culturale tutelato, prevista dall’art. 170 del D.L. 42/2004, il cosiddetto ‘Codice dei beni culturali e ambientali’ o ‘Codice Urbani’. La sentenza del Tribunale di Genova riconosce quindi le ragioni sostenute da molti anni da Italia Nostra cioè che il monumento vivente che è il parco storico dell’Acquasola, non poteva essere asservito in perpetuo ad un parcheggio e doveva essere tutelato e preservato dallo scempio”.

Italia Nostra auspica che questa vicenda possa essere monito per il futuro per coloro che antepongono interessi diversi a quelli della collettività, quali la tutela del bene ambientale, e contestualmente chiede che l’amministrazione comunale si attivi per reperire le risorse adeguate per far ritornare il Parco agli antichi splendori.

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