Genova. Per il Cus Genova “i sogni muoiono al tramonto”. Parafrasando il titolo di un celebre film, domenica, proprio sul fare della sera, sono svanite le ultime speranze, concrete, anche se forse non ancora matematiche, per il Cus Genova di conquistare un posto nella poule Promozione del campionato di Serie A.
Con una meta tecnica ed una facile trasformazione, a tempo ormai abbondantemente scaduto, il Prato Sesto ha violato, 20 a 21 il risultato finale, per la prima volta in questo campionato, lo stadio “Carlini” ponendo fine alle residue speranze cussine.
Se il punteggio è stato a lungo in equilibrio, e poteva anche essere diverso con un pizzico di fortuna in più, il conto delle mete, tre a una per gli ospiti, anche se una tecnica e una decisamente fortunosa, fa capire, nonostante le molte mischie ad un passo dalla meta, l’attuale scarsa vena realizzativa della squadra di casa: soltanto i calci piazzati di Cipriani (5 su 6) hanno tenuto i biancorossi in vantaggio fino all’ultimo, fatidico, istante.
In casa genovese inizia così un periodo di riflessione per cercare di capire che cosa e perché non ha funzionato in questa prima parte di campionato, come mai molti punti sono sfuggiti per un soffio di vento o all’ultimo secondo; insomma, se è stata solo sfortuna o se è mancato, nei momenti topici delle gare, quel salto di qualità necessario per agganciare l’alta classifica.
Le prossime due partite, contro Accademia e Milano, anche se saranno poco influenti per la classifica, salvo eventuali miracoli, ammesso che siano ancora possibili, dovranno servire proprio a questo: riprendere il filo del gioco, andare in meta con un minimo di regolarità e gettare le basi per vincere la nuova sfida salvezza in programma la prossima primavera.
Tornando alla partita con Prato Sesto, nel primo tempo i padroni di casa hanno più possesso, ma sprecano molto scegliendo di non calciare in diverse occasioni per cercare il bersaglio grosso. Il quindici ospite, invece, cinica che alla prima occasione trova una fortunosa meta con Lunardi. Il primo parziale si chiude con il Cus in vantaggio per 9-7 grazie a tre calci di Cipriani.
Il secondo tempo riparte targato Genova, con i locali che trovano la meta con Alberghini, trasformata dal solito piede preciso di Cipriani. Guai per gli argentini di sponda Prato: Escalante si prende il giallo, mentre Sonzogni deve uscire per un brutto infortunio alla caviglia. Nonostante il secondo tempo in salita la squadra toscana non molla un centimetro e trova la seconda meta con Parri per rimanere in scia e Wakarua non sbaglia la trasformazione.
Prato Sesto è fallosa ed è sempre Cipriani a tenere a distanza di sicurezza i rivali con il suo piede, anche nel secondo tempo. Assedio finale dei cavalieri che martellano nei ventidue del Genova che si difende bene fino all’ultimo assalto: i ragazzi di Otano e Wakarua ci credono e ottengono la meta tecnica che lo stesso Wakarua trasforma con grande freddezza per il 20-21 finale.
Il tabellino:
Cus Genova – Prato Sesto 20-21
Cus Genova: Alberghini (s.t. 8° Baldelli), Barani, Heymans (p.t. 4° Salerno), Dapino (s.t. 10° Invernizzi), Ciranni, Cipriani, Garaventa, Bertirotti (s.t. 16° Casaleggio), F. Imperiale, Maccari (s.t. 4° Barry), P. Imperiale, Del Terra, D’Amico (s.t. 15° Espasa), Perini (s.t. 31° Torchia), Pallaro. A disposizione: De Gregori. All. Bordon.
Prato Sesto: Wakarua, Manetti, Bartali, Natali, Randelli (s.t. 19° Turchi), Luivardi, Della Ratta, Escalante, Martelli (s.t. 1° Ciolli), Campisi, Parri (s.t. 15° Calamai), Gianassi, Sonzogni (s.t. 9° Wachsmann), D’Apice, Micheletti (s.t. 1° Nannini). A disposizione: Marzucchi, Torri, Rabassi. All. Otano.
Arbitro: Palladino (Torino).
Marcatori: p.t. 4° cp Cipriani (3-0), 9° mt Lunardi tr Wakarua (3-7), 18° cp Cipriani (6-7), 39° cp Cipriani (9-7); s.t. 1° cp Cipriani (12-7), 4° mt Alberghini (17-7), 8° mt Parri tr Wakarua (17-14), 25° cp Cipriani (20-14), 40° mt tr Wakarua (20-21).
Cartellini gialli: Parri, Cipriani.