A Recco sono in funzione da qualche giorno gli autovelox “intelligenti”, precisamente i VeloOk, cioè le colonnine arancioni che contengono un computer di ultima generazione in grado di rilevare non solo la velocità, ma anche l’eventuale assenza di polizza assicurativa valida e revisione.
Ma la presenza dei nuovi “occhi”, tutti posizionati sulla via Aurelia (quattro in direzione Genova e due verso Ruta), ha subito generato polemiche. C’è chi parla di un metodo messo in campo meramente per fare cassa, chi di velocità troppo limitata e chi addirittura pensa che non funzionino, ma siano stati messi solo per “spaventare”.
A mettere subito a tacere questi dubbi è il sindaco di Recco, Dario Capurro: “Gli autovelox funzionano eccome e sono l’unico sistema per fare in modo che quei tratti di strada diventino sicuri, visto che non ci sono marciapiedi e i mezzi sfrecciano a velocità impressionante”.
Il Comune ha infatti verificato come su 9 mila passaggi giornalieri, 8 mila siano fuori dal limite e il 10% superi addirittura i 90 chilometri all’ora. “Il nostro obiettivo non è assolutamente fare cassa, ma anzi speriamo che vengano elevate meno multe possibile perché questo significherebbe il rispetto dei limiti e quindi più sicurezza”.
E presto gli autovelox di nuova generazione arriveranno anche sulla strada verso Uscio, cioè sulla provinciale 333, dove per alzare la sicurezza è stato già abbassato il limite di velocità dei camion oltre le 20 tonnellate, che non possono superare i 30 km all’ora. “Prima o poi tutti i Comuni dovranno mettere in campo questi nuovi strumenti, ma noi non abbiamo voluto perdere tempo”, conclude il primo cittadino.