Genova. Sono cinque le condanne a sei mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena e la non menzione, per violazioni al codice dei beni ambientali e per il danneggiamento degli alberi in relazione ai lavori di realizzazione di un autosilo nel parco dell’Acquasola.
Il giudice Giuseppe Dagnino ha condannato i cinque imputati per la violazione dell’articolo 170 del codice dei beni culturali e cioè per avere destinato un bene vincolato a un uso incompatibile con la sua natura e pregiudizievole per la sua conservazione ma li ha assolti dall’accusa di danneggiamento degli alberi.
Gli imputati sono Maria Teresa Gambino, amministratore della società Sistema Parcheggi, i due soprintendenti ai Beni culturali Giorgio Rossini e Maurizio Galletti, il funzionario della Soprintendenza Rita Pizzone e il funzionario del Comune Giorgio Gatti.
Il pm Francesco Albini Cardona aveva chiesto condanne dai 4 ai 6 mesi. Si erano costituiti parte civile l’associazione Comitato Acquasola e Italia Nostra assistiti dall’avvocato Vincenzo Lagomarsino e Legambiente rappresentata da Stefano Bigliazzi e Manuela Mercatelli.