Le planimetrie, queste sconosciute. Oggi, in consiglio regionale, è andata in scena l’ultima puntata della tragicomica saga che ruota attorno al Nuovo Galliera, lo scellerato progetto di smantellamento dell’ospedale pubblico genovese gestito dalla Curia per costruirne uno nuovo, più piccolo, accanto.
L’operazione, a spese dei contribuenti, è nata ai tempi del Cardinal Bertone, Presidente del Galliera, e il Professor Profiti, Vicepresidente, con il gentile contributo del Partito Democratico e il tacito assenso dell’attuale giunta di centrodestra. L’ex minoranza (Lega in testa), che un tempo tuonava contro il “regalino” di Burlando a Bagnasco, una volta al governo non è più così ostile a questo ennesimo maxi-scempio edilizio che porterà una nuova, inutile, colata di cemento nel centro di Genova, a due passi dal mare.
Ma quello che è successo stamattina travalica i confini della politica e lambisce i confini dell’assurdo. Interrogata questa mattina dal MoVimento 5 Stelle sui costi effettivi, le date, i termini del progetto Nuovo Galliera, la diversamente concorde assessore alla Sanità Viale (Lega) non solo non ha saputo fornire nessun dato concreto, ma ha aggiunto un paio di particolari inquietanti:
1) Non esistono planimetrie ufficiali del progetto da poter consultare. Né alcun materiale tecnico era stato allegato nella famosa delibera di Giunta n. 286 del 13 marzo 2015, proprio in tempo per le elezioni regionali, con cui l’allora Giunta Burlando aveva approvato lo studio di fattibilità. A questo punto una domanda sorge spontanea? Sulla base di quali valutazioni è stato approvato il Nuovo Galliera? Una constatazione amichevole?
A noi, come MoVimento 5 Stelle, questa risposta non basta. Vogliamo conoscere nel dettaglio i costi di un’operazione che, come spesso capita, rischia di gravare sulle spalle della collettività. E, soprattutto, l’esatto numero di posti letto che saranno creati con il nuovo ospedale. Si parla di 400 posti, che sarebbero in realtà appena 250, sulla base dell’unica pianta di cui siamo in possesso, a fronte dell’attuale capacità di 600.
Ma a chi spetta il compito di verificare la fattibilità del progetto? Una domanda chiave. Ed è qui che arriva la seconda, clamorosa, risposta da parte dell’assessore Viale, secondo cui:
2) Tocca all’ufficio tecnico dell’ospedale Galliera fare le verifiche tecniche del caso. Ma come? La Regione non ricorre ai propri uffici per un compito di controllo così delicato e – auspichiamo noi – superpartes? In questo modo il controllato diventa il controllore, alla faccia della trasparenza!
Alice Salvatore, portavoce MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria