Genova. Non è decisamente un momento felice per il mattone. Se nell’edilizia i posti di lavoro persi negli ultimi anni si contano a migliaia, il mercato immobiliare non accenna a dare segni di ripresa.
Poco credito e ancor meno soldi dipingono così un quadro allarmante: in Liguria, nel primo semestre 2015, le compravendite di unità immobiliari a destinazione abitativa sono state 7.565 con una contrazione pari al -1,8%.
Il quadro è variegato e parla di un vero e proprio crollo in provincia di Genova (-5,1%), mentre anche Savona non ride (-2,7%). Molto meglio Imperia (+5,2%) e La Spezia
(+4,9%). Ancora più sconfortanti i dati sui singoli comuni: il capoluogo ligure registra un -7,4%. A Savona (+ 11,4%) e Imperia (+14,1%), invece, il segno più domina
Anche le quotazioni medie rilevate risultano in lieve calo, su base semestrale, in quasi tutti i quartieri di Genova. Evidenziano un segno negativo, in particolare, le macroaree con valori già inferiori alla media cittadina come la Val Bisagno (Bassa Val Bisagno -1,1%, Alta Val Bisagno -1,9%) e il Centro Ovest (-1,4%). Si confermano invece le quotazioni medie del Ponente cittadino (Medio Ponente e Alture) a eccezione della macroarea Ponente (-0,1 %).