Il nuovo pacco con sorpresa per i genovesi di questo Natale 2015 sono le polveri sottili, e soprattutto quelle più fini, le cosiddette PM10. Queste particelle, che possono avere gravi conseguenze dal punto di vista sanitario, hanno superato la soglia limite media giornaliera di concentrazione nell’aria di 50 microgrammi/metrocubo superato per più di 35 volte in un anno.
Un limite di legge raggiunto e superato a Genova nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2015 e l’8 dicembre 2015, con un record di giornate negative, ben otto, solamente nel mese di marzo. Oggi per tutelare la salute dei cittadini sarà necessaria una ordinanza comunale che riduca il traffico veicolare in città.
Le particelle fini infatti possono originarsi, oltre che per cause naturali, anche per cause antropiche come l’usura dell’asfalto, dei pneumatici e delle pastiglie dei freni delle vetture, per la combustione dei motori e per quella degli impianti di riscaldamento solo per citarne alcune.
“A Genova – commenta Santo Grammatico, Presidente di Legambiente Liguria – il traffico veicolare è il maggiore imputato per l’inquinante presenza delle polveri, senza ombra di dubbio. Negli ultimi tre anni vi è stato un drastico aumento del numero di giornate in cui la soglia di legge è stata superata. Nel 2013 le centraline di rilevamento della qualità dell’aria hanno registrato 20 giorni di superamento, nel 2014 si è passati a 29 e quest’anno si è raggiunta la soglia dei 35 prima della fine dell’anno. E’ urgente una ordinanza comunale” sottolinea Grammatico, “che restringa il parco veicolare vietando l’accesso in città dei veicoli più inquinanti. Per arrestare i problemi di inquinamento atmosferico ed acustico in città sarebbero necessarie politiche ed azioni di rilancio del trasporto pubblico locale sia su ferro che su gomma, l’ampliamento delle zone pedonali e la creazione di zone a 30 km/h per la moderazione del traffico, il supporto al trasporto privato collettivo e alla mobilità ciclabile. Le città che si sono attrezzate e hanno proceduto in questa direzione, in particolare in Europa, hanno visto migliorare la qualità dell’aria e soprattutto la qualità della vita dei cittadini.”
A preoccupare Legambiente, infine, vi sono anche le poveri più sottili delle PM10, le PM2,5. “E’ necessario monitorare anche le PM2,5” conclude Santo Grammatico, “perché temiamo che anche queste sottilissime particelle abbiano aumentato la loro presenza nell’aria respirata dai genovesi. Quest’anno la media annuale da non superare pone come valore 25 microgrammi/metrocubo e sarà necessario attendere la fine dell’anno per valutare dai dati delle centraline per una definitiva valutazione”.