Genova. Se non ci saranno intoppi tra gli emendamenti alla Legge di Stabilità che sarà approvata entro la fine dell’anno ci sarà lo sblocco da parte del Governo di parte delle risorse destinate alla bonifica delle aree ex Ilva di Cornigliano che la Regione Liguria potrà utilizzare come anticipo per integrare dal 60 al 70% il reddito dei circa 800 lavoratori dell’Ilva di Cornigliano che sono in solidarietà su oltre 1600 dipendenti.
L’emendamento infatti è fatto scritto dalla Regione Liguria e in particolare dall’assessore allo Sviluppo economico Edoardo Rixi che in queste settimane ha avuto un dialogo constante con il commissario dell’Ilva Enrico Laghi e con il ministro Guidi ma formalmente sarà presentato dallo stesso Governo. Quindi a meno di sorprese, il reddito dei lavoratori dell’Ilva di Cornigliano dovrebbe essere salvo. “Se l’emendamento verrà approvato in sede di conversione della legge di stabilità – commenta il segretario della Fiom genovese Bruno Manganaro – sarà per noi un’ottima notizia perché questo significa che la Regione e il Governo hanno voluto rispettare l’accordo di programma”.
La mossa del Governo, che aveva invece escluso la precedente proposta arrivata da piazza De Ferrari di un emendamento ad hoc che mantenesse i contratti di solidarietà al 70% per la sola Ilva di Cornigliano, risente certamente del clima che si respira intorno allo stabilimento genovese, dopo l’aut aut lanciato dal presidente degli industriali e ad di Ansaldo Energia Giuseppe Zampini che ha chiesto certezze entro l’anno sulla possibilità che Ansaldo possa utilizzare le aree Ilva non più utilizzate a fini produttivi per realizzare un capannone da 13 mila mq dove assemblare le maxi turbine a gas.
Se tutto andrà in porto l’assessore leghista Rixi potrà vantare di aver convinto il governo Renzi a presentare un emendamento che il Pd genovese non vorrebbe (“Non potremo mai più permetterci di utilizzare le risorse per la bonifica di Cornigliano per pagare gli stipendi ai lavoratori dell’Ilva” aveva detto il segretario genovese Alessandro Terrile all’assemblea regionale del partito, scatenando l’ira della Fiom).
Ma è evidente come un clima di relativa pace sociale possa semplificare la strada che consenta ad Ansaldo di raggiungere i suoi obiettivi. Per questo la Regione ha lavorato al progetto con grande convinzione. E, come ha ribadito più volte lo stesso Rixi, i 4-5 milioni necessari per integrare il reddito dei lavoratori di Cornigliano son briciole rispetto alle centinaia e centinaia di milioni che servono per dare un futuro al gruppo Ilva. Per questo la decisione del Governo di metterla in vendita aggiungendo sul piatto 300 milioni per la transizione non è detto che sia sufficiente per convincere i privati. Altra partita che preoccupa non poco i sindacati e che si giocherà tutta nei prossimi sei mesi.