Politica

Ilva, Basso e Terrile (Pd): “Presentato emendamento su integrazione salario lavoratori”

cronaca

Liguria. Quest’oggi, nel corso dell’esame del decreto legge Salva-ILVA, in fase di conversione alla Camera dei Deputati, il relatore di maggioranza del provvedimento, On. Lorenzo Basso (PD), ha presentato un emendamento finalizzato ad assicurare l’integrazione del reddito dei lavoratori dell’ILVA di Genova.

L’emendamento prevede la copertura dell’integrazione salariale con fondi dello Stato per un totale di 10 milione di euro e sarà discusso nelle Commissioni congiunte Attività Produttive e Ambiente della Camera nelle sedute del prossimo 7 e 8 gennaio.

“Il decreto Salva-ILVA è stato emanato dal Governo per assicurare un futuro alla filiera dell’acciaio nel nostro Paese attraverso la continuità produttiva della più grande azienda siderurgica del Paese. – afferma Lorenzo Basso – Ritengo tuttavia che nessun ragionamento sul futuro di ILVA possa esser avviato senza prima aver dato le dovute garanzie ai lavoratori e aver messo in sicurezza le aziende dell’indotto. Per questo ho presentato un emendamento finalizzato ad assicurare, nonostante le enormi difficoltà normative e finanziarie, le risorse per l’integrazione al reddito dei lavoratori e ne presenterò – entro il 7 gennaio – un secondo che fornisca le garanzie creditizie alle imprese dell’indotto per scongiurare rischi finanziari alle PMI fornitrici con conseguenti tagli dei livelli occupazionali che andrebbero poi a colpire i lavoratori e le loro famiglie.”

“La strada individuata da Lorenzo Basso e sostenuta dai deputati genovesi del PD è quella giusta.” – commenta il segretario del PD genovese Alessandro Terrile – “Occorre dare risposte certe ai lavoratori, senza compromettere le risorse stanziate per la bonifica e la riqualificazione delle aree di Cornigliano. Appoggeremo in ogni sede l’iniziativa dei nostri parlamentari, auspicando che il Governo dia pieno sostegno ad una norma che permette di tenere insieme garanzie salariali, prospettiva industriale e riconversione industriale di aree strategiche”.

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