Genova. Sgominato un grosso giro di prostituzione nei quartieri bene di Genova, che ha portato a 12 perquisizioni domiciliari e personali, nonché al sequestro di 6 immobili di pregio ad Albaro e alla Foce, il cui valore supera abbondantemente il 1 milione e 500 mila euro.
L’operazione “Regina di Cuori” dei carabinieri di San Martino ha preso il via a seguito di esposti e lamentele fatte dai cittadini residenti nei palazzi dove avvenivano gli “incontri proibiti”. Le investigazioni hanno portato alla denuncia di 5 italiani resisi responsabili a vario titolo di esercizio abusivo di case di prostituzione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
Gli indagati, infatti, avevano messo in piedi un grosso giro in cui erano impegnate circa una decina di donne di origine italiana e straniera, che hanno esercitato la loro professione in appartamenti situati in zone residenziali e di pregio del centro di Genova. A capo dell’organizzazione è stato individuato il gestore di un bar della zona di Albaro, F.R. che, insieme ad altri complici, cercava appartamenti eleganti (almeno una decina) e li metteva a disposizione delle prostitute, includendo i servizi di “catering” e logistici per gli spostamenti da una casa all’altra, in quanto le donne venivano fatte ruotare per eludere i controlli.
Le giovani prostitute, invece, mettevano inserzioni su vari siti web, pubblicizzando il professionale esercizio di massaggi orientali (tantra) svolto in ambienti raffinati ed esclusivi o qualsivoglia esoterico piacere. Inserzioni mai volgari, ma che con garbo evidenziavano l’esclusività, la raffinatezza e, soprattutto, la riservatezza dei servizi offerti.
Per la clientela di pregio, professionisti ed imprenditori, il volume di affari dell’attività illecita, trattandosi di svariati appartamenti e di decine di prostitute, è sicuramente cospicuo con lauti margini di guadagno per tutti i protagonisti.