Lettera al direttore

Fiume Entella, lettera di Garibaldi (Pd) all’assessore Giampedrone

Egregio Assessore,

da molti anni si discute della situazione dell’Entella e delle ipotesi progettuali di mitigazione del rischio idraulico, con toni e argomenti che molto spesso oscurano il merito della vicenda e che contribuiscono ad un quadro di scarsa chiarezza della situazione. Una scarsa chiarezza che, in materia di messa in sicurezza del territorio, non è nè corretto nè utile coltivare da parte di nessuno.

La messa in sicurezza dell’Entella ha una storia lunga e complessa: da una prima delibera della Giunta Regionale, la 679 del 2001, con cui si affidavano gli studi per l’adeguamento idraulico del tratto terminale dell’Entella nei Comuni di Carasco, Cogorno, Chiavari e Lavagna; al finanziamento di 8 milioni di euro erogato dal Ministero dell’Ambiente nel 2002. Dalla lunga fase preparatoria di competenza della Provincia di Genova (poi Città Metropolitana), alla chiusura dell’iter amministrativo da parte del Conferenza dei Servizi.
Sul tema si sono espressi, tra gli altri enti e soggetti, il Comitato Tecnico di Bacino dell’Autorità di Bacino Regionale e il Comitato Tecnico Regionale – Sezione per la Valutazione dell’Impatto Ambientale, in ultimo, il 17 febbraio 2015.

Un lungo percorso che, con il passaggio delle competenze in materia dalla Città Metropolitana alla Regione, adesso è nelle Sue mani.

Nei primi mesi dal Suo insediamento ha già avuto modo di esprimere la sue posizione in materia. Prima in replica ad una mia interrogazione sulla situazione dell’Entella ad inizio settembre: la sua risposta – che cito testualmente – è stata questa:

“Gli Interventi di mitigazione del rischio idraulico del bacino del fiume Entella, relativamente al tratto terminale dal ponte della Maddalena fino alla Foce – primo lotto – primo stralcio, sono attualmente in avanzata fase di definizione, visto che: sono finanziati, è stata approvata e validata la progettazione esecutiva e sono in corso le procedure per l’appalto dei lavori.
A seguito del passaggio di competenze tra Città Metropolitana di Genova e Regione Liguria stabilito dalla l.r. 15/2015 l’appalto degli interventi è di competenza della Regione Liguria. La Città Metropolitana, infatti, non ha proceduto, entro il 30 giugno 2015, alla pubblicazione del bando di gara dei lavori, pertanto, in base alle intese attuative della citata l.r. 15/2015, spetterà agli uffici regionali procedere all’appalto ed alle successive fasi di attuazione, che procederanno secondo le tempistiche stabilite dalle vigenti normative sui contratti pubblici.
E’ possibile ipotizzare la consegna dei lavori entro marzo 2015.
La tempistica prevista dal progetto è pari a circa 24 mesi per la conclusione dei lavori. Si tratta infatti di un progetto complesso e piuttosto importante che necessita pertanto di tempi non brevi.”

Una risposta chiara. Le perdono il lapsus sulla data di consegna dei lavori, che interpreto come una Sua intenzione di terminarli nel più breve tempo possibile.

Successivamente, alcune settimane fa, ha dato una risposta più approfondita e argomentata all’interrogazione del Consigliere Regionale Gabriele Pisani (M5S), che le chiedeva le ragioni della costituzione in giudizio della Regione Liguria contro il ricorso presentato da alcuni soggetti per bloccare il progetto di mitigazione del rischio idraulico dell’Entella, che è ora in attesa dell’espressione del Tribunale delle Acque, organo competente in materia.

Sintetizzando, la sua risposta si basava su questi punti:
1) il progetto era della Città Metropolitana, la Regione l’ha ricevuto nel passaggio delle competenze. Quindi la costituzione in giudizio rappresenta un atto dovuto.
2) la Regione ha ereditato un progetto, tecnicamente avallato, definitivo ed esecutivo, per il quale c’è un finanziamento collegato di 8 milioni di euro, non traslabile su un’altra progettazione.
3) al momento non ci sono valutazioni tecniche che possano consentire alla Regione di dire che il progetto non sta in piedi. Come Lei ha detto, “non esiste Assessore alla Difesa del Suolo che possa lasciare un contributo di 8 milioni a fronte di un progetto avallato tecnicamente da tutti gli enti competenti”.
4) bisogna decidere se procedere o meno nel progetto: vi è una responsabilità di fronte al mancato perseguimento di un obiettivo di messa in sicurezza del territorio, che la Regione è disposta ad assumersi solo ed esclusivamente se i territori sono convinti e lo chiedono assumendosene la responsabilità.
5) la Regione tiene in considerazione le valutazioni territoriali, intese come prese di posizione dei Consigli Comunali e dei Sindaci, che sono i primi responsabili della protezione civile per i propri territori.

La posizione della Regione, da Lei espressa, è articolata e si inserisce in una situazione delicata. Penso che sia necessario, visto anche che nei prossimi giorni – il 16 dicembre – il Tribunale delle Acque si esprimerà sul ricorso, che la Regione faccia al più presto il punto su questa vicenda. E che definisca la propria posizione con la necessaria chiarezza su due punti:
1) L’Entella necessita di un intervento di mitigazione del rischio idraulico?
2) Se sì, quali iniziative si ritengono necessarie per poterlo mettere in sicurezza, quelle attuali o altre?
In quanto ente competente in materia, è indubbiamente prerogativa e compito della Regione approfondire il tema, anche dal punto di vista tecnico e progettuale, soprattutto in questo momento assai importante per la definizione della vicenda.
Nei prossimi giorni chiederò quindi alla Commissione Regionale competente (IV Ambiente) di inserire nella propria programmazione dei lavori come punto da affrontare con maggiore urgenza una discussione sulla situazione dell’Entella, corredata dal necessario approfondimento tecnico e progettuale delle misure di “mitigazione del rischio dell’Entella”, proprio al fine di poter definire con maggiore chiarezza quale sia il percorso che Regione Liguria intende portare avanti su questo tema.

Certo che condivida la necessità di un approfondimento sul tema e confidando nella Sua disponibilità al confronto in Commissione in tempi rapidi, la saluto cordialmente

Luca Garibaldi
Consigliere Regionale PD

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