Genova. “Per augurare buona fortuna alla nave, all’equipaggio e ai passeggeri c’è la tradizione di saldare una moneta alla chiglia della nave, ma oltre a quella commemorativa con il nome della nave ne abbiamo fatte saldare altre sette, a rappresentare i continenti del mondo e il fatto che questa nave viaggerà oltre le rotte tradizionali”.
Enzo Visone CEO di Silversea Cruises ha spiegato così la cerimonia che si è svolta negli stabilimenti Fincantieri di Sestri Ponente per l’impostazione della Silver Muse, nuova ammiraglia della compagnia specializzata in crociere ultra lusso. La nuova ammiraglia, che avrà 40.700 tonnellate di stazza lorda, una lunghezza di oltre 212 metri e una capacità di ospitare a bordo 596 passeggeri, prenderà il mare nella primavera del 2017 e, dopo una prima stagione estiva nel mediterraneo, partirà alla volta degli Stati Uniti.
“Questo per noi è un segnale forte di sviluppo – sottolinea Visone – è’ la nona nave che aggiungiamo alla nostra flotta e non escludiamo, nei prossimi anni, nuove costruzioni. Questa nave è un’opera d’arte, c’è tutta la tecnologia di una nave che, però, deve essere anche bella e, sopratutto nel settore ultra lusso, questo è un valore aggiunto importante”.
La compagnia preferisce non dichiarare l’investimento per la “Muse” ma, conferma Visone, si tratta comunque di una cifra consistente, adeguata alla nave più bella del mondo e che, molto probabilmente, sarà seguita da altre costruzioni. “Abbiamo un rapporto di lunga durata con Fincantieri, che ha realizzato anche la nostra ultima nave, la Silver Spirit.
Siamo italiani e ci fa piacere portare lavoro nel nostro paese e abbiamo già delle opzioni per costruire nuove navi che, anche se è prematuro dare dettagli saranno fatte da Fincantieri e pensiamo che possano essere realizzate a Sestri Ponente”. Un cantiere che si è risollevato dopo anni molto difficili, in cui si è rischiata anche la chiusura e che ha commesse importanti fino al 2017.
“Speriamo che si confermino altre trattative che abbiamo in corso – sottolinea Raffaele Lavassi, direttore dello stabilimento di Sestri Ponente – e che possano traguardare anche per il 2017 la continuità lavorativa. Attualmente abbiamo oltre ai nostri 570 lavoratori diretti, circa 1500 subappaltatori che operano tra Regent e Silversea”.