Pallanuoto

Eugenia Dufour: la dottoressa che va in rete

Dalla vasca di Bogliasco ai banchi dell'Università, l'atleta ligure è un esempio di come si possa far coincidere vita sportiva e studio con ottimi risultati in entrambi

Bogliasco. Eugenia Dufour è una giovane donna, delicata come un cameo, forte come una roccia, eroina dell’800 ma perfettamente a suo agio nella generazione 2.0. Negli ultimi due anni ha fatto saltare il banco: all’Università due 110 con lode, nella pallanuoto tra le capocannoniere dello scorso campionato, celebrato con la convocazione con il Setterosa e con il Bogliasco un quarto posto assoluto. Si è laureata, lunedì scorso, per chiudere il cerchio formativo, Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie, la mattina dopo era in acqua a macinare chilometri, la sera a provare gli schemi.

Dottoressa, allora si può fare:-“Si, anche praticando sport ad altissimo livello, con doppie sedute di  allenamento ed un impegno totale, ma se c’è la volontà si riesce a fare tutto. E’ il messaggio che ci arriva dal nostro presidente Claudio Gavazzi: nulla è impossibile”.

Ed è esattamente quello che vuoi far sapere:-“La mia vita è frenetica, continuamente di corsa, tantissimi sacrifici che bisogna essere disposti ad accettare per centrare gli obiettivi. Non può esistere solo la pallanuoto, lo sport in generale, per andare avanti bisogna studiare, formarsi, è troppo importante e non si può lasciare indietro nulla”.

Lo stai dimostrando, da super Eugenia:-“Tutti possiamo essere super, se lo vogliamo veramente. Siamo noi stessi a porci dei limiti che in realtà non esistono”.

C’è poco da rilassarsi, domenica in acqua per la prima fase della Coppa Italia, ore 12 contro l’Imperia, ore 19 contro il Rapallo:-“A questo proposito vorrei ringraziare Mario Sinatra per averci permesso di festeggiare, lunedì scorso, ed anche Daniele Bettini perché abbiamo coinvolto anche i ragazzi. Mi è piaciuto tanto, è stata la dimostrazione che siamo uniti, lo spirito del Bogliasco è anche questo. Dal giorno dopo subito in acqua, doppia seduta, concentrate. Sono due partite importanti e ravvicinate. C’è bisogno di recuperare energia e attenzione. Vogliamo andare avanti, giocarcela, anche senza Teresa impegnata con la Nazionale, tutte pronte a dare il massimo perché vogliamo che il Bogliasco sia presente alla Final Six di marzo”.

Dove vuoi arrivare:-“Non mi pongo limiti, appunto. Voglio andare avanti, con la pallanuoto e adesso che ho finito l’Università, con il lavoro. Ho tanti progetti.  Per me la piscina Vassallo è una seconda casa e vorrei portare il mio lavoro qui per aiutare i bambini e le famiglie che seguo, perché possano averne beneficio”.

Esattamente di cosa ti occupi:-“Disabilità dell’età evolutiva , in particolare ciò che riguarda i disturbi relazionali, come autismo e ritardi mentali, ma anche disturbi motori. L’acqua è un grande opportunità”.

L’Italia è indietro rispetto ad altre realtà, un problema di natura culturale:-“E’ vero. Ci concentriamo sui pazienti piccoli che poi nell’adolescenza vengono abbandonati al loro destino. Vorrei potermi dedicare a loro, dare continuità, attenzione, sostegno, essere un punto di riferimento. Ci dicono che mancano le risorse, mi sembra una scusa perché in realtà ci sono, magari vengono impiegate in maniera non consona. Impariamo ad organizzare bene tempo e denaro e ce ne sarà per tutti”.

Il tuo è un lavoro delicato nel quale il “farsi carico di..” può essere pericoloso:-“Sono giovane e ho ancora tanto entusiasmo ma è importante non essere mai soli. L’ho imparato con la pallanuoto: lavorare in squadra, confrontarsi con gli altri, sentirsi sostenuti, farsi aiutare”.

E il ritorno che ti arriva dai pazienti:-“Grandissime soddisfazioni ed emozioni”.

Argomento della tesi:-“In questi due anni ci siamo formati alla professione da tutti i punti di vista, ho approfondito la metodologia dell’organizzazione del tirocinio durante la laurea triennale, relativa ai corsi di Neuropsicomotricità. In questa professione il tirocinio è fondamentale, è la fase in cui si impara esattamente cosa si andrà a fare e si acquisisce la consapevolezza della scelta fatta”.

Il regalo più bello che hai ricevuto:-“Tutti belli ma tanti stanno ancora arrivando. Vorrei ringraziare tutte le persone che sono venute il giorno della Laurea, non me lo aspettavo, e chi non era presente ha inviato affetto e sostegno con messaggi e mail. Ho capito che ci sono tante persone che mi vogliono bene, alle quali anche io ne voglio tantissimo”.

Università, lavoro, pallanuoto, amici, il tuo fidanzato Edardo Prian, portiere della Rariazzurra, adesso un po’ di vacanza:-“Qualche giorno, senza rilassarci troppo. Il turno di ritorno si giocherà a metà gennaio, vogliamo essere pronte. Nessun viaggio in particolare perché con Edo stiamo sperando in una sua convocazione in Nazionale. Se arrivasse sarei molto felice per lui quindi non mi importa di andare in vacanza”.

I tuoi auguri:-“Buon Natale a tutti”

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