Genova. Ci sarà anche un “jukebox virtuale”, in applicazione che permetterà di far caricarele proprie play list preferite al disk jockey nel capodanno di Piazza delle Erbe che, quest’anno, ha scelto di puntare su un appuntamento che possa dare un segnale forte di rinascita di quest’area del capoluogo ligure troppo spesso citata per le situazioni di degrado più che per le tante iniziative che vengono svolte.
Un impegno economico consistente per portare in piazza uno spettacolo di alta qualità, che dalle 18, con le orchestrine di jazz e blues accompagnerà i genovesi e le famiglie all’inizio dell’anno, con il grande concerto dei “radio Gaga”, cover band dei Queen e con un dj set molto particolare guidato, appunto, dal pubblico. “Potevamo cavarcela, risparmiando, con un Dj set e con musica capace di calamitare centinaia di giovanissimi – ha sottolineato Marina Porotto, Presidente del Civ Ascom il Genovino – invece abbiamo fatto una scelta diversa, per noi più dispendiosa, ma crediamo più utile al territorio dove lavoriamo tutto l’anno e che condividiamo con gli abitanti. Con lo spettacolo che abbiamo programmato per Capodanno intendiamo creare un’alternativa alla serata di solo sballo incontrollato destinato a diventare un’altra fonte di disagio per il quartiere e i suoi abitanti oltre che di vero e proprio danno fisico, psicologico e culturale per chi lo sceglie”.
Gli operatori si aspettano, per la notte di San Silvestro, una massiccia presenza di forze di polizia, che veglino sul rispetto delle regole sia da parte di tutti gli operatori, sia da parte dei frequentatori. “Siamo certi che a nessuno sfugga l’importanza di garantire la sicurezza di tutti e la vivibilità della zona in una serata come quella di Capodanno – conclude Porotto – per questo chiediamo all’amministrazione comunale di stimolare, al Tavolo per l’Ordine e la Sicurezza, un servizio adeguato e interventi pronti e puntuali”. Una scelta, quella di organizzare un Capodanno a “misura di quartiere” condivisa dagli abitanti della zona che, spiegano, non sono “mugugnoni” ma chiedono semplicemente il rispetto delle regole di pacifica convivenza.
“E’ la prima volta che si cerca di fare un’iniziativa che sia compatibile con il territorio, fragile, del centro storico – ha sottolineato Giancarlo Bertini, dell’associazione dei residenti Assest – ma questi eventi possono attirare persone che vogliono venire qui perché è un bel posto e non una zona dove sballare. Questo vuole essere un Capodanno aperto alle famiglie, che possano riscoprire questa bellissima zona”.