Liguria. Anche in Liguria si manifesta il fenomeno criminoso cosiddetto “man in the middle“, lo sostiene Giorgio Bacilieri, dirigente del compartimento polizia postale e delle comunicazioni di Genova.
“L’ultimo caso, la settimana scorsa: un’importante azienda del Ponente ligure ha subito una truffa di circa 50 mila euro e solo grazie alla denuncia alla polizia e al successivo tempestivo intervento con il sequestro cautelare del conto corrente sono stati bloccati ulteriori 30 mila euro che stavano per finire nelle mani dei truffatori”.
I criminali, con tecniche informatiche raffinate, intercettano la corrispondenza commerciale elettronica di un’azienda e si interpongono nelle comunicazioni intercorrenti tra venditore e compratore, inviando delle mail fasulle, solo apparentemente riconducibili al mittente dichiarato, con le quali dirottano il pagamento di quanto
dovuto su conti correnti ovviamente nella disponibilità dei criminali. L’accesso abusivo informatico a caselle di posta elettronica di aziende italiane ed estere è commesso attraverso tecniche di hackeraggio e social engeneering.
È stata proprio la polizia postale e delle comunicazioni, con l’operazione denominata “Triangle”, che ha registrato 62 arresti effettuati tra Italia, Spagna, Polonia, Inghilterra, Belgio, Georgia, Turchia, Camerun e Nigeria, a individuare per la prima volta, grazie allo sviluppo di lunghe e laboriosi indagini, la nuova specifica tecnica utilizzata ed il ciclo completo della monetizzazione, mettendo le risultanze investigative a fattor comune con le altre polizia europee, con il coordinamento di Europol.
La polizia postale e delle comunicazioni, soprattutto per le transazioni finanziarie più rilevanti, consiglia, pertanto, di seguire sempre attentamente le operazioni che si compiono, in particolare verificando con più mezzi di comunicazione (email e telefono) la bontà dei riferimenti forniti, aumentando il livello di attenzione quando vengono indicati dati personali, e modalità di pagamento diversi da quelli conosciuti.
Consigli utili possono essere reperiti sul sito www.poliziadistato.it e su quello del commissariato on line, oggi anche attraverso l’App scaricabile gratuitamente sul proprio smartphone o su tablet, sia per il mondo Apple sia Android.