Genova. E’ stato fermato dalla Polizia a Certosa il ventitreenne di origine albanese ritenuto responsabile dell’accoltellamento avvenuto la sera del 2 dicembre scorso in via Collodi a Savona. Si tratta Robert Mulgeci, senza fissa dimora e già finito in carcere quest’estate. Aveva deciso di vendicarsi dopo un pestaggio subito all’inizio dell’estate. L’uomo, mercoledì scorso, aveva così ferito a coltellate Gzim Biberi, suo connazionale, ancora ricoverato al Santa Corona di Pietra Ligure, ma non in pericolo di vita.
Rintracciato alla stazione della metropolitana, si trova ora in stato di fermo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, con l’accusa di tentato omicidio. Addosso aveva soldi e cellulari. Secondo quanto accertato dagli inquirenti stava raggiungendo un’amica. Secondo le prime indiscrezioni, il 23enne si era nascosto inizialmente ad Asti, per poi spostarsi nel capoluogo ligure.
Lo scorso mese di giugno nei pressi del supermercato Gulliver in via Servettaz a Savona c’era stata una lite a calci e pugni con il connazionale che era stato minacciato con una pistola. Finito in carcere e poi tornato in libertà a settembre, mercoledì scorso Mulgeci ha nuovamente incontrato Biberi, con il quale ha avuto un diverbio e una colluttazione. Episodio probabilmente maturato negli ambienti dello spaccio di droga.
Lo scorso anno il giovane era già finito nei guai per una storia di droga. Su di lui pendeva un mandato di cattura da parte delle autorità in Albania e inseguito in Italia dopo essere stato dichiarato persona ricercata a livello internazionale. A rintracciarlo erano stati gli agenti dell’Ufficio Nazionale Centrale Interpol Tirana in collaborazione con la polizia italiana. Robert Mulgeci, originario di Bajram Curri, era ricercato per un provvedimento emesso dalla Corte d’Appello, risalente all’11 gennaio 2013 poiché condannato in contumacia a 3 anni e 4 mesi di carcere per spaccio di droga.