Genova. Un Natale di misericordia, per fare spazio a chi è solo, debole, povero. Questa è la proposta per chi sarà ospite e per chi aiuterà i pranzi di Natale offerti dalla Comunità di Sant’Egidio a Genova ad anziani, senza dimora, rifugiati, famiglie delle periferie, detenuti, in concomitanza con l’inizio del Anno santo della Misericordia.
Saranno infatti più di settemila gli ospiti che siederanno ai pranzi di Natale del 25 dicembre e nei giorni immediatamente precedenti nei diversi quartieri della città. Per tutti ci sarà un posto, un amico, un regalo
personalizzato. Tanti anche quest’anno i volontari e le persone che sostengono questo evento con il loro impegno personale, portando regali o con offerte economiche.
I pranzi saranno 40 in tutta la città, dal centro alle periferie: dalla basilica dell’Annunziata ai magazzini del Cotone del Porto Antico, da Palazzo Ducale, alla Commenda di Prè, ma anche ad Albaro, Prà, Sampierdarena, Begato, San Gottardo, oltre alle case circondariali di Marassi e Pontedecimo e a una decina di istituti per anziani. Le novità di quest’anno saranno la presenza di più di duecento giovani richiedenti asilo giunti in Italia negli ultimi mesi e ospitati nelle strutture di accoglienza genovesi e la scelta di incontrare tutti i circa settecento detenuti della casa circondariale di Marassi, facendo seguito a un invito di papa Francesco, nella lettera di concessione dell’indulgenza per l’inizio dell’Anno Santo: “ai carcerati, che sperimentano la limitazione della libertà, […] giunga concretamente la misericordia del Padre che vuole stare vicino a chi ha più bisogno del suo perdono”.
Il pranzo di Natale che la Comunità di Sant’Egidio offre a chi è solo vedrà anche quest’anno la visita del cardinale Angelo Bagnasco. In questa settimana sarà possibile contribuire con doni e offerte o proponendosi come
volontari, per riuscire a dire no a nessuno. Per aderire come volontari si può chiamare il numero 010.2468712 o
iscriversi sul sito www.annunziatadelvastato.it. Fino al 24 dicembre sarà possibile portare dei regali (solo oggetti nuovi), in piazza De Ferrari presso la casetta sotto l’albero di Natale, presso la basilica dell’Annunziata o negli altri punti di raccolta in tutta la città.
Tanti gli sponsor che rendono possibile questa tavola natalizia che raggiunge tutta la città: Acquario di Genova, Welcome Ricevimenti, Capurro Ricevimenti, Porto Antico spa, Ceis, Teatro Stabile di Genova, oltre ad altre aziende e cittadini.
“Vivere insieme questo Natale di misericordia – spiega Andrea Chiappori, responsabile della Comunità di Sant’Egidio a Genova – significa prendere sul serio l’invito di papa Francesco: ‘davanti al male commesso, anche a crimini gravi… è il momento di ascoltare il pianto delle persone innocenti’. Sederci a tavola insieme ai più fragili aiuta a disarmarci dalla durezza e a riscoprire un senso di responsabilità per la nostra città. Contribuisce a costruire
una rete di rapporti e incontri che protegge dall’isolamento, dall’anonimato, dalle contrapposizioni in cui si sviluppa la violenza”.
“Il Natale è un’occasione per cambiare e rinnovarci – continua Chiappori – per far incontrare e conoscere le diverse realtà che coabitano a Genova senza mai comunicare. Ricchi e poveri, nuovi europei e rifugiati, giovani e anziani si incontrano, si aiutano si parlano e questo crea una cultura nuova: perché la cultura dell’incontro vince l’ignoranza e costruisce il futuro”.