Genova. “Il processo a Belsito & co. scoperchia la pentola della Lega Nord e mette in luce come la volontà moralizzatrice e iper accusatoria di Salvini verso la politica, abbia nascosto in realtà molti scheletri negli armadi che ora si evidenziano in tutta la loro portata. Chi la fa, l’aspetti, verrebbe da dire, con le parole che Bossi non ha pronunciato lasciandole cadere come massi sui piedi di chi lo ha defenestrato” .
Così la senatrice del Pd Laura Puppato. “Non intende essere vittima sacrificale il vecchio padre politico della Lega, – prosegue – ma evidenziare come quel sistema oggi sottoposto al giudizio della magistratura fosse il sistema e milioni di euro siano spariti, scialacquati anche da altri, attuali dirigenti”.
“Salvini – afferma – vede il suo partito e oggi lui medesimo, in grandi difficoltà per la mala-gestio dei fondi pubblici. Un partito, la Lega, che non ha mai brillato in qualità di gestione con il fallimento di immobiliari (la Ceit e i suoi 10 miliardi di vecchie lire di bancarotta) e banche padane ( la CredieuroNord) e che risulta incapace persino di tenere in vita uno straccio di partito con regolari sedi, viste le decine di milioni di euro scomparsi e le centinaia di licenziamenti di dipendenti incolpevoli”.
“Il Pd, che Salvini attacca quotidianamente, – conclude Puppato – è uscito dai controlli con zero euro di contestazione e i complimenti della GdF – unico gruppo politico regionale in Veneto durante il mio mandato – senza addebiti. C’è chi dell’etica ne fa a bandiera da tirar fuori ad uso dei fotografi e chi la applica giorno dopo giorno, cambiando un pezzo alla volta, il Paese, da nord a sud. Il tempo è galantuomo – conclude Puppato – e le urla non basteranno, neanche stavolta a coprire malaffare e vergogna”.