Genova. Sovrintendente di polizia penitenziaria nel carcere di Marassi e, secondo gli inquirenti, colpevole di aver derubato ai detenuti. L’agente avrebbe sottratto gli oggetti lasciati in custodia all’amministrazione penitenziaria prima di entrare in cella: collanine, anelli, orologi.
L’uomo, che al momento si trova ai domiciliari, al momento dell’arresto ha spiegato di essere indebitato a causa della separazione e di aver commesso una stupidaggine.
L’inchiesta, partita dalla segnalazione del direttore del carcere, ha subito ristretto la cerchia dei possibili colpevoli: nell’ufficio che custodisce i beni potevano accedere solo pochissime persone.
Per non fare scoprire gli ammanchi in alcuni casi, venivano modificate le schede con gli elenchi degli effetti personali depositati.