Interventi mirati

Punteruolo rosso: Rapallo dichiara guerra al “killer” della palme

Albenga, le palme di piazza del popolo e piazza Petrarca curate per il punteruolo rosso
Foto d'archivio

Il Comune di Rapallo intensifica le strategie di controllo del “killer delle palme”. L’intento dell’amministrazione comunale è quello di intensificare gli interventi mirati a debellare la proliferazione dell’ormai famigerato “punteruolo rosso”, il parassita che sta decimando centinaia di palme lungo le coste di tutta Italia e che, purtroppo, circa tre anni fa è approdato anche nel Tigullio, infestando diversi esemplari tra Santa Margherita, Rapallo e ora anche Portofino.
Ad oggi non esiste una soluzione definitiva per impedire la contaminazione delle palme da parte del parassita.

Esistono trattamenti fitosanitari preventivi – che il Comune di Rapallo sta utilizzando dal 2012 – che però non sempre si rivelano risolutivi. Ad oggi – con riferimento ad aree pubbliche – sono stati abbattuti tre esemplari di palma, mentre altri dieci dovranno subire la stessa sorte perché irrimediabilmente compromessi dall’infestazione del punteruolo rosso: al loro posto verranno ripiantumate nuove essenze, così da mantenere invariato il patrimonio arboreo comunale. L’assessore ai Lavori Pubblici Arduino Maini e il consigliere incaricato a Parchi e Giardini Anna Baudino precisano tuttavia che l’abbattimento delle piante infette è la soluzione percorribile in via estrema, ossia quando la palma, a seguito di sopralluoghi e accurate analisi, risulta non più curabile e diventa necessario rimuoverla anche per questioni di sicurezza. “L’intento, tuttavia, è evitare di arrivare a questo epilogo – spiegano – Ecco perché, oltre alle procedure standard fino ad ora utilizzate, stiamo valutando l’impiego di metodi di prevenzione alternativi (fitoprofilassi) che altrove hanno dato importanti risultati in positivo, come l’endoterapia e chioma e la dendrochirurgia”.

L’endoterapia, come spiegano i responsabili dell’ufficio comunale competente in materia di Parchi e Giardini, consiste nell’infiltrazione di antiparassitari all’interno della palma (con un sistema di iniezione simile ad una “flebo”), i quali, attraverso i canali linfatici, vengono irrorati in tutte le parti dell’albero. Tale intervento ha lo scopo di rafforzare la difesa nella parte interna dello stipite e delle foglie emergenti; nel contempo, una serie di interventi nella chioma delle palme eviterà l’instaurarsi di nuove infestazioni.

La dendrochirurgia consiste invece nel rimuovere, usando attrezzi da taglio affilati e sterilizzati, le parti della pianta invasi dal parassita: procedura che si innesca quando, a seguito di controlli mensili sulle palme, vengono individuate anomalie o eventuali disinfestazioni.

“Inoltre – aggiunge l’assessore Maini – la giunta comunale farà il possibile per far sì che anche i privati facciano la loro parte per preservare ed eventualmente procedere con l’abbattimento delle palme che risultano non più curabili. Da parte nostra, vedremo di prevedere agevolazioni nei confronti dei privati stessi per quanto riguarda le procedure di smaltimento degli alberi abbattuti o delle parti rimosse, per le quali stiamo cercando di individuare un sito apposito per il conferimento. Restando in tema smaltimento, stiamo portando avanti il discorso con Aimeri Ambiente. La questione non è semplice: il tronco della palma poco si presta ad essere “cippato” rispetto a quello di altre essenze, quindi le ditte che effettuano questo tipo di servizio devono ancora adeguare i macchinari per evitare che questi subiscano danneggiamenti. Non appena tali ditte saranno operative per questo tipo di interventi, vedremo di metterci in contatto con loro tramite Aimeri”.

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