Prove tecniche

Maltempo: prove di “allerta arancione” ad Arenzano, Quiliano e Vado Ligure

Prove di allerta arancione

Arenzano. Una prova collettiva di allerta per imparare meglio a non rischiare. I cittadini di Arenzano, di Quiliano e Vado Ligure si sono comportati come se ci fosse davvero un allerta arancione: scuole e attività produttive non sono state chiuse, così come previsto dai Piani di Emergenza, ma hanno attuato tutte le misure di salvaguardia e autoprotezione nel momento in cui la situazione meteo simulata evolveva al peggio, mentre la Regione seguiva le attività, monitorando l’evoluzione degli eventi e le azioni dei Comuni.

L’esercitazione si è svolta ieri dalle 8 alle 15 coinvolgendo, oltre agli operatori di Protezione Civile, le scuole, le famiglie degli studenti, gli esercizi commerciali, gli automobilisti e i pedoni su una parte della viabilità cittadina.

Le strutture operative comunali hanno graduato le azioni in funzione dell’allerta regionale, ma anche delle misure fornite dai pluviometri e delle segnalazioni dei volontari del presidio territoriale, condivise sul portale “PrevenzioneComune”, per individuare le soluzioni operative più adatte e sostenibili a gestire l’evento alluvionale.
Con la Regione e i sindaci anche il consigliere delegato all’ambiente della Città metropolitana Enrico Pignone ha partecipato alla prova di allerta arancione, seguita da numerosi osservatori esterni, con tecnici ed amministratori di altri Comuni, e anche da una delegazione del governo boliviano che ha scelto come modello il sistema di protezione civile italiano.

Queste esercitazioni fanno parte di un percorso di sperimentazione e di formazione sui piani di emergenza partecipati sviluppate da Regione Liguria e Fondazione CIMA nel Programma Marittimo PROTERINA-Due.

“Il nostro centro è da anni coinvolto in attività di ricerca sui sistemi di allerta per il rischio idrogeologico – spiega Luca Ferraris, vicepresidente di Fondazione CIMA – e ci siamo anche resi conto che tutto ciò deve essere completato da un corretto e attivo coinvolgimento della Comunità. Il Piano d’emergenza comunale, con le esercitazioni, diventa dunque anche uno strumento “vivo” della comunità per la propria sicurezza. Lavoreremo con la Regione affinché si crei una comunità di amministrazioni virtuose dove la protezione civile sia un impegno quotidiano di tutti”.

“La Città Metropolitana di Genova – dice Enrico Pignone, consigliere delegato all’ambiente dell’ente – intende sviluppare e promuovere, quale attore del sistema di Protezione Civile, ogni attività finalizzata alla revisione dei Piani Comunali di Emergenza in caso di rischio alluvionale. E per avviare la verifica dei Piani di Emergenza Comunali tutti gli amministratori ed i tecnici dei Comuni del territorio metropolitano sono stati quindi invitati a partecipare come osservatori all’esercitazione di protezione civile nel Comune di Arenzano”.

Per Maria Luisa Biorci, sindaco di Arenzano “questa esercitazione di Protezione Civile è frutto di un percorso di formazione dell’amministrazione comunale e punto di partenza per un’efficace revisione del nostro Piano di Emergenza perché ci consente di verificare il buon funzionamento e le eventuali criticità dell’organizzazione comunale sul territorio in caso di emergenza. Il nostro impegno è di trasformare il Piano di Protezione Civile Comunale in uno strumento attivo, dinamico, frutto di esperienza realmente vissuta e capace di interagire in modo preciso ed efficace in caso di necessità. Un altro obiettivo cruciale dell’esercitazione è la formazione dei nostri cittadini, a partire dai più piccoli, con un percorso culturale e di coscienza civile fondamentale per l’ efficacia delle azioni di Protezione Civile”.

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