Cemento & alluvioni

Liguria, Protezione Civile: “Mai più costruzioni vicino ai fiumi”

Problema numero uno "l'uso indiscriminato del territorio. Che non si costruisca più ce lo auguriamo e lo diamo per acquisito"

Genova. Mai più costruzioni lungo gli alvei dei fiumi. L’incontro con i volontari della Protezione Civile Nazionale si carica di speranze e di qualche promessa, mentre l’autunno 2015 scorre e non resta che incrociare le dita scongiurando possibili alluvioni.

In Liguria c’è il Piano Casa, al centro degli attacchi delle opposizioni e poi c’è l’annuncio del presidente della Regione Giovanni Toti: la deroga alla legge nazionale che consente di costruire a tre metri dagli alvei dei fiumi sarà cancellata. Ogni nuova opera edilizia dovrà trovarsi insomma ad almeno 10 metri dalle acque.

“Crediamo – ha spiegato Toti – si debbano cancellare le deroghe che sono state fatte dalla precedente amministrazione regionale, il che vale come segnale anche per chi ci dice che abbiamo intenzione di cementificare questa regione. La nostra intenzione è tutt’altra: riqualificare un ambiente che abbiamo trovato piuttosto degradato da decenni passati”.

In moltissimi casi il danno è però ormai fatto, come conferma il capo della protezione civile nazionale Fabrizio Curcio: “Il problema interessa questa regione come interessa tutto il costruito a livello nazionale degli ultimi anni. Passiamo da un’emergenza all’altra e le problematiche sono sempre le stesse: un uso indiscriminato del territorio. Adesso l’elemento cruciale è capire come comportarsi dove si è già costruito. Che non si costruisca più ce lo auguriamo e lo diamo per acquisito”.

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