Genova. Stiamo barattando il lavoro di pochi con la salute di tutti”. Fulvio Silingardi, presidente del Comitato Porto Aperto, che ha partecipato come osservatore alla prima riunione del comitato Siblueprint accende la polemica sui rischi che l’aumento delle attività di riparazioni navali può portare alla cittadinanza.
“Abbiamo fatto misurazioni su tutta la città – spiega – da Granarolo a Carignano, e si parla di alluminio, antimonio, arsenico, benzene, ferro, mercurio e tutta la tabella dei metalli che abbiamo sui nostri balconi di casa, le sostanze che non sono presenti e’ perché le abbiamo già respirate”.
Il comitato ha incontrato le autorità, dal presidente della Regione al l’assessore all’ambiente del Comune di Genova ma, abbiamo avuto rassicurazioni sull’interessamento. “Noi non diciamo no al progetto ma abbiamo individuato una problematica sanitaria grave, rappresentata dall’industria delle riparazioni navali – conclude – e abbiamo puntato il dito su questo”.