Liguria. Giovane, diplomato e single. Questo è l’identikit del turista medio che ha visitato la Liguria durante la scorsa estate. L’analisi emerge dai dati dell’Osservatorio turistico regionale, gestito in collaborazione fra Regione Liguria e Unioncamere Liguria.
Per la prima volta dopo tanto tempo il turista in Liguria, più che cercare un luogo ideale per riposarsi, vuole cultura (50% degli intervistati) ed è mosso da interessi naturalistici (45%), partecipa ad escursioni e gite nel 54% dei casi e si muove alla ricerca di degustazioni di prodotti enogastronomici locali nell’11% dei casi.
Tra le motivazioni di ordine pratico emerge la vicinanza rispetto alla propria residenza o ad altre destinazioni di origine del viaggio (motivazione di vacanza per il 21,5% dei turisti) e il rapporto qualità/prezzo (21,2%), seguite a distanza dall’occasione di usufruire della seconda casa (10,8%) e dalla possibilità di essere ospitati da parenti o amici (10,6%). Quasi un quarto degli intervistati peraltro ha già visitato la Liguria in precedenza (21%).
Il turista sceglie la Liguria perché influenzato da internet (40% degli italiani, 53% degli stranieri). Internet influenza le scelte sul dove e come trascorrere le vacanze attraverso le informazioni online e i social network (16,4% degli italiani, 17,4% degli stranieri), le offerte promozionali di portali e siti Internet (8,7% degli italiani, 16,2% dei turisti stranieri) e le recensioni on line (4,9%).
“L’Osservatorio Turistico ha intervistato i turisti della nostra regione – spiega l’Assessore Regionale al Turismo Gianni Berrino – intercettandoli nei principali centri turistici e nelle vicinanze delle strutture ricettive, raggiungendo quasi 1.500 soggetti fra italiani e stranieri, e sottoponendo loro un questionario disponibile in italiano, inglese, francese e tedesco, per facilitarne al massimo la compilazione”.
“Tutto questo perché – aggiunge il Presidente di Unioncamere Liguria Paolo Odone – con le indagini dell’Osservatorio Turistico, miriamo a conoscere lo sviluppo del settore turistico nella nostra regione adottando un punto di vista quanto più ravvicinato possibile ai territori e ponendo grande attenzione alle specificità dei prodotti regionali”.