Tonnellate di indumenti. Il numero della solidarietà di Genova arriva a 22. C’è però di più, perché non si possono non citare i 150 volontari e le 15 parrocchie coinvolte. La raccolta di vestiti invernali per i profughi ospitati nel nostro Paese, promossa lo scorso 3 e 4 ottobre, testimonia ancora una volta il cuore dei genovesi.
“Una partecipazione davvero imponente – spiegano Caritas Diocesana, Fondazione Auxilium, Centro Solidarietà Genova e Ufficio Diocesano Migrantes che hanno promosso l’iniziativa – che ha coinvolto migliaia di cittadini, tanti fedeli e uomini e donne di buona volontà. E come sempre, la capacità di condividere ha moltiplicato i propri effetti: parte di quanto raccolto infatti è stato destinato anche alle persone senza dimora italiane, per le esigenze dell’inverno ormai prossimo. Infine, quanto non più utilizzabile è stato reinvestito ed il ricavato è stato impiegato per l’acquisto di indumenti intimi per le persone in difficoltà, genere di cui c’è sempre evidente bisogno”.
“L’espressione di cittadinanza attiva e, in molti casi, di condivisione cristiana, è una testimonianza preziosa di accoglienza e corresponsabilità, in tempi di sofferenza così profonda per tanti popoli, africani, mediorientali ed europei, attorno al bacino del Mediterraneo”.