Genova Un fiore giallo con avvolta una coccarda con il tricolore francese, sotto il cartellone della mostra di Brassai, a Palazzo Ducale che, oggi e domani, resterà aperta gratuitamente, come omaggio per la Parigi amata dai genovesi, e poi i cartelli portati dall’UDI, l’Unione donne italiane, con scritto “tra uccidere e morire la terza via e’ vivere, o ancora i manifesti con là tour Eiffel trasformata nel simbolo della pace, diventata l’emblema della tragedia.
Anche Genova si è raccolta in un momento di silenzio, interrotto solo dalla Marsigliese, cantata in Pizza Matteotti, per dire non alla violenza e dare un segnale dopo la strage di Parigi. In piazza, davanti all’ingresso della mostra di Brassai, alcune centinaia di persone, la politica, i sindacati, le associazioni ma anche molti cittadini che hanno deciso di portare un segno di solidarietà verso i parigini colpiti da questa tragedia.
“È’ un gesto di affetto per una città che per tanti motivi, artistici, letterari, architettonici – spiega il presidente della Fondazione Palazzo Ducale, Luca Borzani – sentiamo anche nostra. Questa mostra rappresenta l’immagine della Parigi delle libertà e trovarci qui in una situazione di silenzio, oggi si rischia di dire cose retoriche, guardare le immagini della Parigi che è nel nostro cuore, e’ un modo per stare vicini a chi ha subito questo orrore ma anche a riflettere e cercare di costruire pensieri lunghi per quanto riguarda noi”.