Genova

Corso Quadrio, Salvatore (M5S): “Da Doria nessuna risposta sul mercatino della vergogna”

Genova. “Evasivo, confuso, contraddittorio. Marco Doria continua a non rispondere sul mercatino di corso Quadrio. Come un pugile alle corde, il sindaco di Genova alza la guardia e attacca chi chiede il ripristino della legalità in centro storico e una (vera) lotta al degrado, che non si combatte spostando il problema ma risolvendolo”. Lo dice Alice Salvatore, capogruppo in consiglio regionale del M5S.

“E, soprattutto, continua a dribblare le richieste di trasparenza su un tema, quello di corso Quadrio, di cui evidentemente ha perso ormai il controllo. Lo dimostra il fatto che da mesi i cittadini del centro storico chiedono all’assessore Fiorini di conoscere il progetto del Comune sul mercatino della vergogna. Da Tursi nessuna risposta – prosegue la portavoce – Come non hanno avuto seguito le tante promesse fatte in campagna elettorale alla piccola impresa, che da 30 anni attende dall’amministrazione parcheggi gratuiti a rotazione proprio nell’area in cui è stato dirottato il mercatino. Cittadini che hanno fatto sacrifici per riqualificare il centro storico, e in cambio hanno ottenuto solo ulteriore degrado, illegalità e potenziale criminalità”.

Secondo Salvatore, per rendersi conto della situazione basta guardare le immagini scattate questa mattina in corso Quadrio, con decine di persone che pescano a piene mani dalla rumenta. “È da qui che viene la merce che si trova sugli improvvisati banchi del mercato? È questo l’aiuto che dà il Comune a cittadini bisognosi che meritano un mercato del baratto dignitoso, sicuro, controllato, non in uno spazio pubblico, non al posto di parcheggi già destinati ai residenti, non in un non luogo che favorisce il disagio e l’illegalità! È questa l’idea di ordine e decoro urbano del sindaco Doria? Quello che in campagna elettorale girava in bicicletta per San Pier D’Arena promettendo rivoluzioni arancioni. Dopo le elezioni da quelle parti nessuno l’ha più visto. Nel frattempo le zone provate sono sempre più malfamate e abbandonate a se stesse, da San Pier D’Arena alla val Polcevera, con la Diga di Begato e il Cep. Case popolari che in confronto il Bronx sembra un hotel a 5 Stelle”.

“Invece di limitarsi a un generico invito a ‘informarsi meglio’, Doria farebbe meglio a chiarire una volta per tutte la sua idea di Genova, la sua strategia – se esiste – per arginare il degrado, ridare un senso alla parola legalità, restituire dignità ai cittadini. Continuando a non rispondere e ad evitare il confronto, Doria non fa un torto al MoVimento 5 Stelle, semmai ai cittadini che lo hanno votato. E, prima ancora, a se stesso”, termina Salvatore.

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