Rubinetti chiusi

Contrazione dei crediti, l’artigianato ligure perde il 4,2%: 48 milioni in meno in un anno

Giancarlo Grasso

Liguria. 48 milioni di euro in meno rispetto al 2014: l’artigianato ligure soffre di un calo dei prestiti che prosegue da oltre tre anni e che, a giugno 2015, segna un -4,2% rispetto allo stesso periodo del 2014, con poco più di un miliardo e 90 milioni di euro al settore. Secondo gli ultimi dati Banca d’Italia diffusi dall’Ufficio studi Confartigianato, il calo annuale risulta più deciso rispetto a quello registrato dal totale delle imprese (-3,6%), per le quali il credito erogato ha superato i 19,4 miliardi di euro.

Unica regione ad aver registrato un aumento dei prestiti al settore artigiano è la Valle d’Aosta, con lo 0,5% in più nell’ultimo anno. I negativi più pesanti si registrano invece in Abruzzo (-8%) e in Molise (-6,1%), a fronte di un andamento medio italiano del -4,6%, con 46,2 miliardi erogati alle micro e piccole imprese artigiane totali nella penisola.

A livello provinciale, l’artigianato genovese registra un calo del 3,1% rispetto a un anno fa, con 513 milioni di euro di prestiti ricevuti: 25esima in classifica, è una delle province italiane in cui si evidenzia uno dei trend negativi meno accentuati. A Savona si registra un -4,5% e 292 milioni di euro erogati all’artigianato provinciale. Dati più pesanti alla Spezia e a Imperia: nel primo caso, con 137 milioni di euro di prestiti, il trend è del -5,2%. Nell’imperiese, 149 milioni, il calo è del 6,4%.

“Valori dai quali emerge una persistente situazione di difficoltà sul fronte dell’accesso al credito – commenta Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – che rende necessario porre in essere azioni urgenti per riaprire i “rubinetti” del credito. Per questo auspichiamo la rapida approvazione degli interventi messi in campo dalla Regione Liguria, in primis la legge sulla crescita e il nuovo bando Artigiancassa, che contengono proprio incentivi e agevolazioni al credito e che riteniamo possano aiutare le imprese, affinché le dinamiche dei prestiti tornino a risalire in maniera sempre più consistente”.

Osservando il dato tendenziale, si nota una lieve e positiva inversione di rotta nel breve periodo: seppur permanendo il segno negativo, si registra un piccolo miglioramento a giugno 2015, quando il trend recupera uno 0,3% sui tre mesi precedenti (-4,5% a marzo).

Dalla dinamica tendenziale provinciale emerge che, a fronte di una situazione quasi invariata nel genovese, negli altri territori il trend, anche qui mantenendo il segno negativo, cambia in modo più significativo: Imperia tra marzo e giugno ha guadagnato oltre un punto percentuale, passando da -7,5% a -6,4%. Alla Spezia il gap si riduce dello 0,7% (-5,9% a marzo e -5,2% a giugno). Savona guadagna invece mezzo punto, passando dal -5% tendenziale di marzo al -4,5% di giugno.

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