Dissesto idrogeologico

Cemento, sicurezza e rifiuti: il viaggio in Valbisagno dei 5 stelle

5 stelle valbisagno

Genova. È’ partita dal Ponte Fleming a Molassana, a pochi passi dal parcheggio interrato, al centro delle polemiche dopo la puntata di Report, ma anche vicino all’area ex Boero dove dovrebbe sorgere un nuovo centro commerciale,ma la giornata che il movimento 5 stelle ha organizzato in Valbisagno.

Tre “agora’” aperte ai cittadini, per confrontarsi su cemento, rifiuti e dissesto idrogeologico. In piazza alcuni parlamentari, a Ponet Fleming era atteso Vito Crimi, che è stato, però, richiamato a Roma come membro del Copasir, dopo i fatti di Parigi, i portavoce, in Regione, Comune e nei municipi, per confrontarsi con attivisti e cittadini sulle problematiche del territorio.

“Abbiamo scelto la Valbisagno – spiega Alice Salvatore, Capogruppo in Regione Liguria – perché è’ stata, purtroppo, teatro delle tragedie degli ultimi anni. Qui la necessità e’ quella di fare una pianificazione concreta, per evitare che le cosiddette bombe d’acqua non siano una minaccia ma possano defluire nel terreno”. Sotto accusa, quindi, la cementificazione che, negli anni, ha creato situazioni ad alto rischio. “Bisogna intervenire sulle fognature, per far scorrere l’acqua, bloccare i nuovi insediamenti in aree esondabili – spiega Salvatore – e intervenire su quelli che, negli anni, sono stati già realizzati e rappresentano un pericolo per le persone che abitano in questa vallata”.

Il movimento, però, respinge le accuse di un incontro che anticipa la campagna elettorale per le comunali. “Noi siamo sempre sul territorio facciamo eventi in continuazione con banchetti informativi raccolte firme, in tutta la città – spiega Salvatore – non abbiamo una distinzione da quando c’è il periodo di campagna elettorale quando non c’è perché noi vogliamo che tutti quanti si occupino della politica per evitare che sia la politica ad occuparsi di loro”.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.