“L’Amiu di Genova ha annunciato, in una recente commissione consiliare del Comune di Genova, che inizierà una sperimentazione di raccolta di rifiuti “porta a porta”, che interesserà gli insediamenti collinari di Quarto Alto, Colle degli Ometti, Biscione, quartiere San Pietro”. A dirlo è Antonio Bruno, capogruppo Fds in Consiglio comunale.
“E’ una notizia positiva, anche se non si comprende la cautela con cui l’Amiu affronta la gestione porta a porta, metodo indispensabile per poter avvicinare la soglia del 65 per cento. Il 65 per cento del totale dei rifiuti urbani raccolti era la quota che il decreto legge 152/2006 aveva fissato per la fine del 2012. Un altro aspetto interessante è la polemica di Amiu verso la giunta regionale di centro destra che pone obiettivi di raccolta differenziata più alti di quelli suggeriti dall’Amministrazione comunale di centro sinistra. Ora, il centro destra ligure prevede che il 65 per cento venga raggiunto nel 2020”.
“La scarsa convinzione con cui la Giunta Doria affronta il problema è descritta dalla assenza della tariffazione puntuale della TARI (tariffa sui rifiuti), cioè prevedere l’estensione del porta a porta in tutta la città e far pagare ai cittadini quanto producono di indifferenziato famiglia per famiglia”.