Genova. Massima attenzione dopo il tragico attentato di Parigi, tanto che anche tre detenuti nel carcere genovese di Marassi sono stati segnalati al ministero degli Interni dalla sezione antiterrorismo della Digos di Genova per sospette ‘simpatie’ con gli jihadisti.
Tra questi un magrebino musulmano che dopo la strage del 13 novembre in cella ha indossato una maglietta con scritto “Paris”. Probabilmente una coincidenza che però viene verificata dalla polizia. Gli altri due detenuti,
anch’essi magrebini musulmani invece sarebbero stati ‘traditi’ da soffiate di altri detenuti.
Le indagini sulla galassia di stranieri potenzialmente vicini alla jihad in Liguria, pur avviate da anni nel riserbo più assoluto, hanno avuto una decisa accelerazione dopo l’ultima strage nella capitale francese. Sotto la lente dell’Antiterrorismo un ristretto numero di cittadini maghrebini, alcuni dei quali residenti da anni in Italia tanto da avere ormai la carta di soggiorno e la cittadinanza del nostro Paese.
Diverse le zone di residenza: provincia di Genova, ma anche in altre parti della Liguria. Secondo quanto appreso, se le indagini dimostreranno la loro collusione con gruppi o esponenti della jihad rischiano l’arresto. Se, invece, non fosse possibile provare l’affiliazione con i terroristi saranno, laddove sarà possibile, allontanati dall’Italia.